Natale, CNA Imperia: «Il panettone taglia a fette il pandoro»

23 dicembre 2021 | 17:30
Share0
Natale, CNA Imperia: «Il panettone taglia a fette il pandoro»

«Attenzione alla lista degli ingredienti»

Imperia. «Natale e Capodanno segnano il trionfale ritorno del panettone sulle tavole degli italiani. Con un’impennata del prodotto artigianale. Mentre arretra il pandoro nel classico duello dolce di ogni Natale». A rilevarlo un’indagine condotta da CNA Agroalimentare tra i suoi associati.

Saranno poco meno di dieci milioni le famiglie che hanno acquistato, o acquisteranno, panettoni a cavallo delle festività tra fine 2021 e inizio 2022. Viceversa si riduce il numero di quanti questa volta opteranno per il pandoro. E sale la quota delle famiglie che scelgono i prodotti della tradizione regionale, magari non la propria. Infine torna a ritagliarsi uno spazio marginale ma importante nel mercato dei dolci natalizi il torrone in entrambe le versioni, morbida o dura, con una propensione all’alleggerimento della percentuale zuccherina.

«Nei panettoni artigianali tutto è di qualità: i canditi, le uvette, il burro, le farine selezionate. E poi c’è l’impegno nella produzione: i consumatori infatti preferiscono comprare quantità minori di dolciumi, ma di alta qualità», dichiara Vincenzo Silvestri, presidente Dolciari e Panificatori della CNA Imperia.

E continua, «Scegliere un dolce artigianale significa dare valore al saper fare, alla passione e alla creatività di panificatori e pasticceri. Nei nostri laboratori sono impiegate materie prime naturali di altissima qualità, selezionate con grande cura; il processo di lavorazione non conosce fretta e rispetta i tempi che ogni fase richiede, come ad esempio, i panettoni a lievitazione naturale, spesso da lievito madre. La fragranza e il sapore dei prodotti sono inconfondibili, grazie alla freschezza e al mix sapiente degli ingredienti».

Secondo l’indagine condotta da CNA Agroalimentare su scala nazionale, è salito di quasi cinque milioni il numero di panettoni artigianali destinato a essere venduto nell’arco delle festività, un aumento relativo intorno al 5,5%, per un valore pari a poco meno di 130 milioni di euro.

A sorpresa, a comprare e a gustare il panettone artigianale soprattutto i giovani tra i 25 e i 34 anni: oltre al tipo tradizionale, il panettone artigianale di quest’anno ha visto crescere gusti inusuali, in particolare quelli al cioccolato fondente e al pistacchio. Un successo facilmente spiegabile. Il largo consumo non può conservare margini sufficienti con materie prime pregiate e costose come il pistacchio, mentre la produzione artigianale gode della fiducia di una clientela fidelizzata, che comprende il valore del prodotto ed è disposta a spendere un po’ di più. Dunque, il panettone a chilometro zero diventa il miglior acquisto per un Natale all’insegna della dolcezza.

«Bisogna poi prestare sempre molta attenzione nel leggere la lista degli ingredienti: a volte anche panettoni spacciati per artigianali contengono conservanti o emulsionanti. Un buon dolce ha pochi ingredienti, tutti genuini. E l’attenzione alla qualità paga. Così come, per l’artigiano, l’essere titolare del marchio Artigiani in Liguria, che offre garanzia di eccellenza del processo produttivo e di bontà del prodotto, caratteristiche che non deludono mai», conclude Silvestri.