Liguria verso la zona Gialla, 50 mila imperiesi sono no vax

9 dicembre 2021 | 18:34
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Liguria verso la zona Gialla, 50 mila imperiesi sono no vax

Report di Fondazione Gimbe: il Ponente tra le peggiori dieci provincie italiane per incidenza del Covid-19

Sanremo. Crescono i ricoverati in area medica, continuano ad aumentare di qualche unità al giorno anche le terapie intensive. Ma non basta: la provincia di Imperia si conferma maglia nera per numero di no vax. La situazione generale legata al Covid continua a peggiorare e potrebbe presto portare la Liguria ad entrare nella zona gialla, stando agli ultimi dati diffusi ieri dalla Fondazione Gimbe, osservatorio indipendente sull’andamento della pandemia.

Rimanendo nel perimetro dell’Imperiese, sono 51 i ricoverati alle 12 di oggi nel covid-hospita provinciale Borea (ieri erano 6 di meno). Di questi,altri 6 si trovano in terapia intensiva e un cinquantenne, non vaccinato, è in rianimazione che lotta tra la vita e la morte. La provincia di Imperia si classifica tra le prime dieci peggiori in Italia per incidenza del Covid-19: nona dietro a Gorizia e davanti a Pordenone, con 367 casi positivi ogni 100 mila abitanti. Per entrare in zona Gialla, a livello regionale, ne bastano 150 su 100 mila.

Generico dicembre 2021

La Liguria potrebbe passare di zona prima di Natale se si guardano le variazioni percentuali dei nuovi casi (30,6%) e i posti letto occupati in terapia intensiva: al 12%, quando il parametro limite per rimanere in bianca è del 10%. L’unico indicatore che ci salva è legato ai posti letto occupati in area medica (ricoveri semplici) che è all’11%, in crescita. L’incidenza del Covid nell’Imperiese è la più alta in assoluto relativamente alle altre tre province liguri. Imperia 367 casi ogni 100 mila abitanti, Savona 244, Genova 182 e Spezia 174.

Ci sono 50 mila imperiesi no vax. Conclamato il dato dei non vaccinati in provincia. Allo scorso lunedì 5 dicembre, un residente su 4 della popolazione vaccinabile nel ponente ligure è no vax. Numeri altissimi per la fascia tra i 30 e i 65 anni che è anche la più esposta: messi insieme fanno oltre il 30% dell’intero serbatoio degli scettici o dei timorosi. Ancora più preoccupante la variazione in percentuale di chi si sta convertendo alla prima dose: si viaggia nell’ordine delle decine di nuove somministrazioni su base settimanale. Il totale dei non vaccinati è di 49 mila, contro 110 mila prime dosi e 21 mila terze dosi. Con questi numeri raggiungere la copertura minima necessaria per garantire la sicurezza di tutti è una missione impossibile.

Dati estratti da: Monitoraggio settimanale dell’epidemia da COVID-19 in Italia a cura della Fondazione GIMBE: dati aggiornati al 7 dicembre 2021 ore 18.00 (dati monitoraggio epidemia) e all’8 dicembre 2021 ore 06.32 (dati vaccini).