Il bilancio

In provincia di Imperia niente Omicron, contagi alti colpa dei no vax

L'anticipazione sugli studi condotti dall'Istituto Superiore di Sanità. Intervista al primario di Malattie Infettive Giovanni Cenderello

Sanremo. Non è la variante Omicron la responsabile dell’altissimo tasso di incidenza del virus in provincia di Imperia. A confermarlo è il primario di Malattie Infettive di Asl1 Giovanni Cenderello che, al microfono di Riviera24.it, traccia un bilancio di fine anno sull’andamento della pandemia, alla vigilia del secondo Natale al tempo del Covid, svelando in anteprima i risultati preliminari dello studio dell’Istituto Superiore di Sanità per quanto riguarda la diffusione della variante Omicron nell’Imperiese.

«Il bilancio che possiamo trarre è che abbiamo ancora un numero alto di ricoveri in ospedale, all’incirca pari a quello dell’anno scorso –  spiega Cenderello -. La vera differenza con il Natale passato è data dai decessi che sono l’87% di meno rispetto allo stesso periodo del 2020. I dati sono chiari: segno che la vaccinazione ha impattato pesantemente, in positivo, sulla nostra capacità di dare una risposta ai pazienti. Grazie ai vaccini possiamo passare un Natale sì con qualche restrizione, ma tutti insieme».

Omicron. «I dati ufficiali dei sequenziamenti dello studio flash condotto dell’Istituto Superiore di Sanità, per quanto preliminari e non ancora definitivi, mostrano che la variante Omicron non è presente in provincia di Imperia. I ricoveri sono quindi da imputarsi al basso tasso di vaccinazione che affligge il nostro territorio».

I richiami. «Per il futuro dipende molto da come evolverà il virus e soprattutto da come saranno strutturate le nuove molecole che verranno utilizzate nella produzione dei vaccini. Potremmo andare incontro a vaccinazioni ripetute ogni 5/6 mesi, oppure no, se saranno individuati dei punti del virus che non mutano nel tempo».

Speranza. «Buon Natale a tutti, ai pazienti che sono nei nostri letti e al personale che da 22 mesi continua incessantemente a lavorare, nonostante la stanchezza fisica e psicologica. Agli infermieri, agli oss, agli autisti del 118 che ci portano quotidianamente i malati per le cure con gli anticorpi monoclonali. Speriamo veramente che il Natale 2022 sia una volta per tutte Covid free», conclude il dottor Cenderello.

Bordighera. Sono stati aperti 20 posti letto presso l’ospedale Saint Charles di bassa intensità assistenziale: per pazienti che fanno il decorso della fase acuta a Sanremo o Imperia, dove si stabilizzano e completano il ciclo dei trattamenti presso la nascente sede di Bordighera. In questo modo i pazienti completano il percorso che va dalla terapia intensiva, sub intensiva, fase ricovero acuta e fase ricovero bassa e dimissione verso casa. «La necessità di questa struttura deriva dalla volontà di completare tutto il percorso, garantendo il setting assistenziale più appropriato, evitando delle situazioni cliniche meno gravi che possano occupare posti destinati ai pazienti più gravi», spiegano da Asl1.

La voce di Francesca. Questo pomeriggio la cantante Francesca Furfari è tornata a cantare per i degenti dell’ospedale Borea, riconvertito all’80% alle cure del Covid e che tra le proprie mura custodisce la salute di circa 110 ricoverati per coronavirus, di cui 5 in terapia intensiva (vedi video).

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