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Imperia, ecco cosa suggerisce il Touring club in due pagine dedicate alla “città dell’olio”

17 dicembre 2021 | 17:09
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Imperia, ecco cosa suggerisce il Touring club in due pagine dedicate alla “città dell’olio”

Dalla gastronomia all’arte, dalla storia ai personaggi che qui sono nati: viaggio nel più occidentale capoluogo ligure

Imperia. Il Touring Club Italiano dedica un lungo ed esaustivo articolo, scritto da Roberto Copello, alla città di Imperia, che definisce la “capitale dell’olio e delle olive” e con il miglior clima d’Italia,  ai suoi dintorni da visitare per scoprirne la cultura e l’enogastronomia.Dalla pizza all’Andrea al machetto di acciughe, dai barbagiuan fritti (alle bietole e spinaci o alla zucca e formaggio) allo stoccafisso all’onegliese. E ancora il pesto, i funghi, le torte di verdure, i formaggi di pecora brigasca, la stroscia di Pietrabruna, con l’olio di oliva al posto del burro.

Tanta storia della città, dalla sua unificazione, alla presenza di Mussolini come insegnate e l’origine del nome, che doveva essere “Portoneglia” ma fu rifiutato e alla fine fu imposto dall’alto un nome neutrale, ispirato al fiume Impero.

La storia di San Leonardo, dei nomi celebri di Imperia e dei “nomignoli” macabri che gli abitanti dell’uno e l’altro borgo si rinfacciano da secoli: cacelotti e ciantafurche. Ovvero, «i portorini discendenti del famigerato boia locale Cacella, che accettò la mansione per farsi condonare una condanna all’ergastolo. E costruttori di patiboli, gli onegliesi, per via di quella forca eretta nel 1820 nella Ciassa Manuella, l’attuale piazza De Amicis» scrive l’autore.

Cosa viene consigliato di vedere ad Imperia e dintorni? Ecco la classifica del Touring Club.

Porto Maurizio e il Parasio con le logge di Santa Chiara, l’oratorio dei Disciplinanti di San Pietro apostolo, camminando fra i vasi di centinaia di piante curate da una signora come se il Parasio fosse il suo giardino.

Oneglia, case storiche e porto, il centro storico e i caruggi, la barocca San Giovanni Battista, la casa dove nel 1466 nacque Andrea Doria e quella dove nel 1846 venne alla luce Edmondo De Amicis, Villa Grock. Calata Cuneo, il suo fascino e il ricordo delle cisterne di olio.

Museo dell’Olivo accanto alla sede dell’azienda Carli, con oltre ben 8mila reperti. Gli uliveti, le e le “fasce” dove i monaci benedettini di San Colombano nel Medioevo avviarono la coltura dell’ulivo.

Lucinasco e la città dell’olio, circondato da un mare di 55mila ulivi, la parrocchiale barocca e il museo “Lazzaro Acquarone”, la chiesa quattrocentesca della Maddalena, a tre navate.

Sulle orme di De Amicis e dei celebri personaggi made in Imperia come il grande ammiraglio Andrea Doria, il padre dell’eroe nazionale argentino Manuel Belgrano, Luciano Berio, il più famoso e ostico compositore italiano del XX secolo, il futuro premio Nobel per la medicina Renato Dulbecco, o l’altro Nobel locale, Giulio Natta, il papà della plastica, Giovanni Boine, intellettuale acuto che segnò generazioni di poeti e scrittori.