Fuori dal Festival i ragazzi di Area Sanremo: «Qualcosa deve cambiare»
La presa di posizione di Marco Balestreri
Sanremo. «Ieri sera abbiamo assistito a Sanremo Giovani, la trasmissione andata in onda su Rai 1 dove Amadeus ha presentato i Big della prossima edizione del Festival di Sanremo 2022 e ha portato in gara i giovani vincitori dell’ultima edizione di Area Sanremo e quelli selezionati direttamente dalla Rai. Di questi 12 artisti partecipanti, 2 sarebbero stati scelti per andare al Festival nella categoria Big perché la categoria giovani ė stata esclusa, ma poi sono diventati 3 per un improvviso cambio di regolamento. Esito finale? Nessun giovane di Area Sanremo approderà al Festival di Sanremo 2022 perché la scelta ė ricaduta solo su quelli selezionati dalla Rai e qui non vogliamo dare un giudizio sugli artisti ma solo sul sistema. Sono 30 anni che predico, avevo pensato e proposto il talent show televisivo prima ancora che nascessero Amici e X Factor ma nulla fu fatto, immaginate per l’indotto cittadino, migliaia di giovani che vengono a Sanremo a fare i provini e una produzione di 3 mesi, ho sostenuto da sempre che i giovani partecipanti del Festival dovrebbero passare tutti da Area Sanremo e non dalla Rai che comunque si occupa già dei Big ma d’altronde dietro a queste scelte ci sono le pressioni della tv di stato legati agli interessi con le case discografiche e con i manager di turno e inoltre fanno la voce grossa grazie allo strapotere economico. Ricordiamo che il Festival di Sanremo ė della città di Sanremo e non della Rai che detto così da figo ma poi al lato pratico la Rai tra canone, raccolta pubblicitaria e relativi investimenti fa quello che vuole compreso la mancanza di rispetto per la città. A che serve avere Area Sanremo se poi i giovani vincitori di questa edizione si fermano a Sanremo Giovani? Non li avete presi nei Big?» – commenta Marco Balestreri, ex coordinatore di produzione, prima di Sanremo Famosi e poi dell’Accademia della Canzone oggi Area Sanremo.
«Un’altra idea che da sempre mi è balenata nel cervello ė quella di portare tutti gli esclusi sul palco della Ariston fuori gara per una o due esibizioni tutti insieme in modo da fare contenti loro e dare valore al nostro brand. Nel tempo si sono susseguiti sindaci e assessori ma tolto Bissolotti all’epoca e Sindoni, gli unici due a mio avviso con una visione più ampia, (Faraldi come assessore lo conosco poco) alla fine dei conti la storia ė sempre la stessa, forse nessuno batte i pugni? Forse non si possono battere? Forse non ci sono i giusti appoggi e le giuste competenze? Forse la commissione di Area Sanremo non è all’altezza? Sta di fatto che così non va bene, bisogna affrontare questa situazione e trovare il modo per cambiare e se fosse così difficile cambiare per lo meno trovare una giusta ed adeguata soluzione» – conclude.