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Elezioni provinciali, Armando Biasi: «Necessario risolvere problemi atavici, ma va programmato il futuro»

11 dicembre 2021 | 07:30
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Il sindaco di Vallecrosia è candidato in quota “Cambiamo”

Sanremo. C’è anche il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi nella coalizione di centrodestra che appoggia l’attuale sindaco di Imperia, Claudio Scajola, candidato alla presidenza della Provincia. Indicato dallo stesso presidente di Regione Liguria Giovanni Toti quale amministratore in quota “Cambiamo”, Biasi è pronto a rappresentare il territorio, battendosi per risolvere i problemi atavici che lo attanagliano, programmandone il futuro insieme ai colleghi.

Il 18 dicembre, giorno delle elezioni, a “sfidarsi” saranno tre liste: espressioni di centrodestra, centrosinistra e socialisti. Anche se il nome del presidente è scontato e a sedere sullo scranno più alto sarà Claudio Scajola (unico candidato), il clima politico è piuttosto caldo.

Perché questo interesse? «Lo Stato, quando ha declassificato le Province come organo di secondo livello, ha pensato che queste scomparissero – risponde Biasi – Al contrario sta accadendo, anche con la modifica del Testo unico degli enti locali, che a questi enti venga ridata forza. Per cui anche con altri colleghi e amici sindaci abbiamo comunque capito, alla luce delle tante problematiche irrisolte di questa provincia ormai ventennali, non ultimo quello della Riviera Trasporti, che la politica deve essere presente e occuparsi dei problemi e che è necessario personalizzare e personificare la volontà di cambiare il concetto e la visione della provincia, ma soprattutto entrare nel merito di risolvere i problemi. E poi, quella che all’inizio era soltanto una partita dei sindaci, in realtà ha portato a tre liste partitiche: una lista del centrodestra, dove il nostro candidato presidente nonché sindaco di Imperia, rappresenta tutta una coalizione di centrodestra. Dall’altra parte anche l’amico sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, alla fine ha fatto la scelta di aderire a una lista di centro sinistra dove il Pd è il partito centrale e poi gli amici socialisti hanno fatto una scelta coerente con la loro ideologia. Per cui credo che, più che parlare di battaglie, è finalmente ora di tornare a votare, anche se con un sistema che oggettivamente non condivido perché non dà voce ai cittadini».

Quali sono i punti cardine da affrontare? «Sicuramente ci sarà una sinergia tra la nostra coalizione e il presidente Giovanni Toti che ha voluto fortemente la mia presenza in questa coalizione – dichiara Armando Biasi -. Bisognerà metter subito mano a quelli che sono i problemi atavici della nostra provincia: l’acqua, l’ambiente, la questione dei rifiuti e non ultimo, visti i problemi del personale, anche quello di Riviera Trasporti. Ma detto questo, non possiamo non programmare il futuro, perché non vorrei che questo mandato si riducesse a risolvere i problemi storici. Sta arrivando il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), quindi arriveranno una quantità di fondi anche alla Provincia per tutti quei bisogni dell’entroterra e dei comuni costieri, che vanno dalla viabilità alle infrastrutture, alle scelte per il futuro come l’Aurelia bis: la Provincia deve tornare a pianificare a una visione di almeno dieci anni e per farlo ha la possibilità di interagire con la regione anche per organizzare degli uffici, oggi non presenti, per poter andare a potenziare la ricerca dei finanziamenti in Europa. Non è più possibile che l’entroterra per mettere a posto una frana ci metta degli anni».

Che il presidente Toti, in passato in contrasto con Scajola, lo sostenesse come candidato alla presidenza della Provincia non era scontato. Come lo spiega? «Negli ultimi dieci anni molti cittadini hanno inseguito chi gridava di più, penso ai Cinquestelle. Ma a furia di eleggere persone che urlano e non hanno competenza amministrativa, nessuno si occupa più dei problemi – risponde il sindaco di Vallecrosia -. Probabilmente l’intelligenza di Giovanni Toti è quella di riconoscere le competenze di Scajola. Ritengo che la persona che ha dimostrato oggettivamente nei fatti la maggior competenza personale e professionale è Claudio Scajola. E’ chiaro che poi ci possono essere divergenze di vedute su alcune pratiche, ma questa è la democrazia. Io stesso non ho sempre un carattere semplice, però sono competente e in un progetto di competenze mi vedo degnamente rappresentato dalla visione di Toti che vede Claudio Scajola presidente e noi sindaci in primis presenti a difendere il bene comune».