Coronavirus, “dl festività”: tra le nuove misure anche maggiori controlli alle frontiere

24 dicembre 2021 | 13:55
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Varate le nuove misure, ma mancano ancora le indicazioni per attuarle

Roma. Obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto e anche in zona bianca. Obbligo di indossare le mascherine di tipo FFP2 in occasione di eventi sia all’aperto che al chiuso e sui mezzi di trasporto. Chiusura delle discoteche e divieto di feste e concerti nei locali. Ma anche rafforzamento dei controlli alle frontiere con tamponi a campione. Sono queste le misure contenute nel dl “festività”: il decreto legge approvato ieri sera dal consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza, per introdurre nuove misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali.

Tra le altre misure, volte a contrastare la diffusione della variante Omicron, considerata molto più contagiosa delle precedenti, c’è anche la diminuzione della validità del green pass vaccinale che scende da 9 a 6 mesi a partire dal prossimo 1° febbraio. Inoltre, con ordinanza del Ministro della salute, il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario.

Se quasi tutti i provvedimenti presi avranno le stesse conseguenze in tutta Italia, quello del rafforzamento dei controlli ai confini inciderà maggiormente in determinate zone. Una di queste è appunto il Ponente ligure, con la frontiera di Ventimiglia osservata speciale visto l’altissima percentuale di contagi e la grande circolazione del virus: la provincia di Imperia, infatti, ha un’incidenza superiore a quella di tutta Italia. Vicinanza con la Costa Azzurra, dove i contagi sono sempre alti, o scarsa adesione alla campagna vaccinale che sia, a parlare ci sono i dati che rimandano a un rischio concreto di finire in zona arancione dopo le festività: con 861 contagi ogni 100mila abitanti la provincia di Imperia registra la più alta incidenza settimanale in Italia di nuovi casi di coronavirus nella settimana 15-21 dicembre 2021, secondo l’ultimo report della fondazione Gimbe. In Liguria si registra un incremento percentuale dei nuovi casi del 57,1% rispetto al periodo precedente, con 558 persone attualmente positive ogni 100mila abitanti. Nelle altre province liguri i numeri sono nettamente diversi: a Savona e dintorni 387 nuovi casi ogni 100mila abitanti, alla Spezia 312 casi, chiude Genova con 285 casi.

Ma come verranno attuati i controlli in frontiera e soprattutto da chi? Il governo ancora non si è espresso e al momento a Ventimiglia nulla è cambiato. L’Asl1 è già impegnata sul fronte vaccini e tamponi drive through e sembra difficile che si possa pensare anche ad altre risorse da impegnare ai valichi di frontiera terrestri. In caso di positività, inoltre, i testati dovranno soggiornare nei “covid hotel” per dieci giorni. Anche su questo punto, al momento, si brancola nel buio.

Cosa preve il decreto in “pillole”.

1) Niente feste in piazza e discoteche. Stop a tutti gli eventi e le feste previste in piazza e i concerti all’aperto fino al 31 gennaio in tutta Italia per evitare assembramenti. Una misura presa anche per uniformare le varie decisioni che erano state già adottate da regioni e sindaci. Chiuse anche le discoteche e i locali da ballo: una scelta che è stata fatta durante il Cdm perché nella bozza era previsto che chi volesse andare ad una festa in un locale o a ballare in discoteca dovesse aver fatto il booster o avere un tampone negativo se ancora in attesa della terza dose.

2) Super green pass anche per il caffè al banco, musei e palestre. Estensione del pass rafforzato a settori che fino ad oggi ne erano esclusi. Fino alla conclusione dello stato di emergenza, previsto al momento per il 31 marzo, potranno prendere il caffè o mangiare al bancone solo i vaccinati e i guariti: il decreto prevede infatti l’obbligo del super green pass anche per i servizi di “ristorazione al banco”, mentre fino ad oggi bastava il pass base. Inoltre il pass rafforzato, a partire dal 30 dicembre, è esteso anche a musei e luoghi di cultura, a piscine, palestre e sport di squadra, ai centri benessere e ai centri termali, ai centri culturali, sociali e ricreativi, alle sale gioco, sale bingo e casinò. Non si potrà più entrare con il solo tampone. Per accedere a Rsa e hospice, invece, si dovrà aver fatto il booster oppure, se si hanno solo due dosi, bisognerà fare anche il tampone. E anche il Vaticano prova a blindarsi, mettendo l’obbligo del pass rafforzato per chi lavora nello Stato pontificio, per chi accede ai servizi e per i visitatori. Esclusi solo i fedeli che vanno a messa.

3) Mascherine all’aperto e FFP2. Arriva l’obbligo di utilizzo anche all’aperto in tutto il paese fino al 31 gennaio delle mascherine.  Il Cdm ha anche deciso di estendere l’obbligo delle Ffp2 fino alla fine dello stato d’emergenza per cinema, teatri, stadi, palazzetti e mezzi di trasporto compresi bus e metrò. In tutti questi luoghi, inoltre, è vietato il consumo di cibi e bevande.

4) Green pass a 6 mesi. Dal primo febbraio varrà 6 mesi poiché ormai è certo che la protezione dei vaccini cala fortemente dopo 180 giorni. La misura scatterà dunque tra 40 giorni proprio per dare tempo a tutti coloro che non la hanno ancora fatta di fare la terza dose. Con un’ordinanza del ministero della Salute verrà inoltre anticipata ulteriormente la possibilità di fare il booster: da 5 a 4 mesi.

5) Controlli in frontiera. Il governo ha deciso di rafforzare i controlli alle frontiere: verranno fatti in aeroporti, porti, stazioni e valichi terrestri dei test antigenici o molecolari a campione su chi entra in Italia. In caso di positività, si dovrà andare in isolamento per 10 giorni, se necessario anche nei Covid Hotel.