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Consiglio regionale, minuto di silenzio per ricordare Eugenio Minasso

7 dicembre 2021 | 14:19
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Consiglio regionale, minuto di silenzio per ricordare Eugenio Minasso

Affrontati diversi temi

Genova. Nella mattinata di oggi si è svolta una seduta del Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Minuto di silenzio per ricordare Eugenio Minasso
Questa mattina, subito dopo avere aperto la seduta, il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha chiesto all’Assemblea di osservare un minuto di silenzio per ricordare l’ex consigliere regionale Eugenio Minasso, scomparso l’altra notte. Il presidente ha espresso alla famiglia la partecipazione di tutto il Consiglio. Minasso era stato eletto nell’Assemblea legislativa nel 2000.

Progettualità sull’offerta formativa e le strutture scolastiche in base al PNRR
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta il quadro delle progettualità della Regione sull’offerta formativa e come questa riflessione si stia organizzando all’interno del Piano di dimensionamento scolastico. Il consigliere ha ricordato che nel PNRR, redatto dal Governo Draghi, ci sono 19 miliardi di euro dedicati al “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università”.

L’assessore all’edilizia Marco Scajola ha espresso timori circa l’intenzione del Governo di non coinvolgere le Regioni nella suddivisione delle risorse che, secondo alcune indiscrezioni, andrebbero dirottate direttamente ai Comuni e alle Province. Secondo l’assessore, in questo caso, la complessità delle procedure rischierebbe di escludere dai fondi, di fatto, le piccole realtà amministrative. Scajola, a questo proposito, ha sottolineato il ruolo istituzionale di programmazione delle Regioni in materia di edilizia scolastica riconosciuto dalla legge quadro n.23 del 1996.

L’assessore alla scuola Ilaria Cavo ha condiviso le preoccupazioni espresse da Scajola spiegando che le Regioni hanno espresso ufficialmente obiezioni e ha illustrato i fondi attualmente a disposizione della Regione. Cavo ha illustrato nel dettaglio le cifre a disposizione della Liguria a disposizione per i nuovi edifici scolastici, per mense e palestre.

Sospensione dell’offerta formativa pubblica a catalogo rivolta agli apprendisti
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta il motivo della mancata pianificazione delle risorse per portare a termine nell’anno l’offerta formativa “a catalogo” (rivolta agli apprendisti con contratto) e di garantirne la prosecuzione. Il consigliere ha ricordato che questa offerta è “per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili”, e che il datore di lavoro deve ugualmente compilare la Scheda di Rilevazione Apprendista senza poterlo iscrivere ad un corso formativo accreditato.

L’assessore alla Formazione Ilaria Cavo ha annunciato che, con una delibera del 2 dicembre scorso, la giunta ha rifinanziato l’offerta formativa per l’apprendistato professionalizzante con fondi regionali per 187 mila euro e questo assicurerà per la fine del 2021 la continuità dell’offerta formativa facendo ripartire i corsi per 300 apprendisti.

Punto di Primo intervento di Albenga
Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di sopperire alla carenza di personale presso l’ospedale di Albenga e di mantenere attivo il Punto di primo intervento. Il consigliere ha ricordato che da agosto la cooperativa Altavista forniva personale medico privato alla Asl2 per sopperire alla carenza di personale, ma che il 25 ottobre sarebbe stato revocato il contratto con la Cooperativa.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha spiegato che, per mantenere attivo il servizio, è stato definito un accordo regionale con i rappresentanti sindacali dei medici si medicina generale per avviare un progetto sperimentale che prevede l’apertura di un ambulatorio di primo intervento per bassa intensità assistenziale. L’ambulatorio garantirà un filtraggio agli accessi al pronto soccorso dell’ospedale e la presa in carico degli altri pazienti, secondo i protocolli condivisi con il Dipartimento di emergenza della als2. Il servizio ambulatoriale – ha detto – sarà garantito tutti i giorni per 12 ore e saranno messi a disposizione il laboratorio di analisi, la diagnostica per immagini e i servizi di consulenza specialistica.

Immobile in Piazza Madama 9, Roma.
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta il canone pattuito e la superficie, nonché i rapporti tra i due canoni di locazione, visto che l’immobile è della medesima proprietaria, di un ufficio di rappresentanza della Regione in piazza Madama 9, a Roma, dove, peraltro, ha sede anche il partito politico “Cambiamo” del presidente Toti.

Il presidente della giunta regionale Giovanni Toti ha spiegato che, il contratto di locazione della Regione non ha alcuna correlazione né formale, né sostanziale con il contratto di locazione di Cambiamo, che è stato ereditato da un’altra organizzazione politica, già presente prima della sua fondazione su quello stesso immobile, e che registrato nei bilanci del movimento politico Cambiamo. Per quanto riguarda l’immobile in cui ha la sede di rappresentanza la Regione, Toti ha ricordato che il contratto di affitto risale al 1988 e ne ha illustrato i dettagli: la metratura è di 340 metri quadrati, il contratto, pari a 68 mila euro annui, è di sei anni rinnovabili e scade nel 2024.

Servizio di guardia medica
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha rilevato che nel recente passato si sono verificati diversi disservizi a seguito di alcune chiusure dell’ambulatorio di guardia medica, dovute alla carenza di personale e che il sindacato ha più volte denunciato questi problemi di organico. Il consigliere ha chiesto alla giunta quali azioni ha messo in campo per evitare il ripetersi di queste situazioni.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha illustrato nel dettaglio il funzionamento del servizio, la dotazione di personale, la turnistica sottolineando che nell’emergenza Covid le richieste di prestazioni dei medici sono diminuite in modomsignificativo. Toti ha quindi illustrato nel dettaglio le misure messe in campo per migliorare ulteriormente i servizi e ha fornito copia della documentazione al consigliere.

Centro pneumologico dell’ospedale di Sestri Levante
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta se sono previsti futuri investimenti per il centro di pneumologia dell’ospedale di Sestri Levante. Il consigliere ha ricordato che al centro pneumologico, afferiscono circa 3500 pazienti all’anno e che l’attività di questo centro è aumentata progressivamente negli ultimi anni anche a causa della crescente richiesta della popolazione.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha ammesso la cronica carenza di personale che coinvolge tutta la Liguria e le strutture sanitarie del Paese assicurando, però, che l’attività del centro pneumologico non è mai stata sospesa e ha illustrato, nel dettaglio, tutti i bandi attivati per conferire gli incarichi e sopperire alle
carenze.

Comunicazione della Asl4 sul vaccino Cominarty
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato un’interpellanza in cui ha chiesto alla giunta i motivi per i quali non è intervenuta nei confronti della ASL 4, per aggiornare la nota rivolta al personale sulla manipolazione e somministrazione del vaccino Cominarty (vaccino a MRNA contro il Covid 19), evitando interpretazioni della stessa nota, che potrebbero determinare un clima di timore e sfiducia sul contenuto stesso del vaccino in questione.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha condiviso lo spirito dell’interpellanza di Pastorino e si è fatto carico di intervenire presso la asl4 per approfondire la questione.

Applicazione del “decreto Calabria” alla luce della sentenza n. 10152/2021
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta, rispetto alla confusione sulle attività di medici anestesisti non specializzati ma regolarmente assunti, quali interventi assumerà alla luce della normativa e delle interpretazioni giurisprudenziali. Il consigliere ha ricordato il “decreto Calabria” sui bandi per assunzione di personale medico ancora non specializzato e la sentenza della Cassazione secondo cui i medici non specializzati in anestesia non potrebbero, nonostante la vincita di un concorso, svolgere alcuna funzione e/o attività in autonomia.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha condiviso le perplessità sollevate nell’interrogazione, ma ha spiegato che, al riguardo, occorre un chiarimento legislativo a livello più nazionale. Toti ha spiegato che, attualmente, la destinazione dello specializzando, assunto secondo le modalità previste dal cosiddetto decreto Calabria, è affidata alle valutazioni del direttore di struttura complessa.

Test genomici
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta come intende avvalersi del fondo da 20 milioni di euro annui destinati al rimborso di test genomici per il carcinoma mammario ormono-responsivo in stadio precoce. Il consigliere ha ricordato che i test genomici permettono di individuare i casi in cui la chemioterapia sia indispensabile o meno rientrando quindi nella personalizzazione delle cure che è alla base dell’evoluzione dell’oncologia.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti in una lunga e articolata risposta ha illustrato gli adempimenti compiuti, in merito, dalla Regione a partire dal luglio scorso fino alle delibere sulle modalità di riparto e l’utilizzo di 616 mila euro per il test genomico per il tumore mammario precoce con le indicazioni sulle procedure di gara poi attivate.

Accesso delle Pubbliche Assistenze al Pronto Soccorso del Galliera
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di intervenire per agevolare il lavoro i militi delle Pubbliche Assistenze. Il consigliere ha ricordato che le P.A. hanno denunciato di avere decine di ambulanze costrette ad aspettare ore e ore per vedere tornare la propria barella usata al posto dei letti che non ci sono, con conseguente blocco degli interventi e stallo del servizio di soccorso in prossimità dell’ospedale Galliera.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha consegnato la documentazione richiesta che, nel dettaglio, riporta le pratiche adottate dall’ospedale per assorbire l’afflusso dei pazienti. Toti ha ricordato che tutti i tre principali reparti di pronto soccorso genovesi sono interessati da processi di ristrutturazione e ampliamento.

Divieto di circolazione dei mezzi immatricolati all’estero
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di attivarsi presso le sedi competenti per modificare il decreto legge 113 del 2018 in modo da tutelare i lavoratori transfrontalieri. «Il decreto – ha spiegato – introduce il divieto, per chi risiede in Italia da oltre sessanta giorni, di circolare con un veicolo immatricolato all’estero e questo penalizza i frontalieri che spesso usano, per ragioni di lavoro, veicoli immatricolati all’estero».

L’assessore ai rapporti con i lavoratori transfrontalieri Marco Scajola ha condiviso le obiezioni del consigliere e ha ricordato che anche su questo argomento, le Regioni avevano chiesto modifiche immediate al ministro dell’Interno in una lettera del 2 aprile scorso alla quale non è arrivata risposta. Scajola ha auspicato che una modifica possa essere assunta al più presto in sede parlamentare.

Sostegni per il caro-bollette
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Stefano Balleari (FdI) e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta ad attivarsi presso il governo per chiedere ulteriori interventi, quali l’eliminazione degli oneri accessori e della tariffa IVA per ridurre le bollette di luce e gas e a determinare un ulteriore aiuto alle famiglie già in difficoltà nel periodo post pandemico.