Camporosso, in coma dopo un infarto poi il decesso. La morte di Jerome getta nello sconforto parenti e amici

Amici e parenti hanno tentato il possibile per salvarlo
Camporosso. E’ morto in seguito alle complicazioni di un infarto che lo aveva fatto entrare in coma, Jerome Veyssiere, 41 anni, originario di Parigi, responsabile di una gelateria a Ventimiglia dove aveva lavorato fino a pochi mesi fa.
I familiari e gli amici hanno provato di tutto per farlo risvegliare, facendogli anche ascoltare la sua musica con le cuffiette. In quei momenti all’uomo, trasferito in un centro specialistico dell’ospedale Sant’Andrea di La Spezia, lacrimavano gli occhi. Ma tutto è stato vano e il 41enne è spirato pochi giorni dopo il ricovero.
Amici e conoscenti ricordano Jerome come la persona più brava del mondo, una persona molto affabile. Ancora giovane aveva deciso di spostarsi da Parigi alla Costa Azzurra, iniziando a lavorare tra Nizza e Mentone. Poi il trasferimento a Camporosso e il lavoro a Ventimiglia. Nei giorni scorsi l’uomo è stato colto da un infarto e trasportato d’urgenza all’ospedale di Sanremo, dove è entrato in coma irreversibile. Quando, però, la sorella gli ha messo le cuffiette alle orecchie facendogli ascoltare la musica che amava, i suoi occhi hanno iniziato a lacrimare, riaccendendo le speranze.
La gioia di quei momenti, però, si è scontrata con il dramma solo pochi giorni dopo, quando il cuore dell’uomo ha cessato di battere.
Jerome lascia Giovanni, le sorelle Sandrine e Marie Hélène. I funerali si terranno, lunedì 27 dicembre alle 15.30, nel cimitero di Camporosso.
Decine i messaggi di cordoglio sui social, a testimoniare l’affetto di tante persone nei confronti di Jerome.