Biancheri tampona il taglio Rai, il commento delle minoranze alla nuova convenzione Festival

1 dicembre 2021 | 17:46
Share0
Biancheri tampona il taglio Rai, il commento delle minoranze alla nuova convenzione Festival

Parola a Ventimiglia (Lega), Artioli (Liguria Popolare), Rizzo (Movimento 5 Stelle) e Lombardi di Fratelli d’Italia

Sanremo. Mini taglio di 150 mila euro tamponato dal sindaco Alberto Biancheri con un accordo al risparmio sui costi di affitto del teatro Ariston. I termini della nuova convenzione Rai-Comune, valida per i prossimi due Festival di Sanremo, sono stati annunciati questa mattina dal primo cittadino, nel corso di una conferenza dei capigruppo, tenutasi a Palazzo Bellevue. Convenzione Comune-Rai che lo stesso sindaco ha giudicato “punto d’incontro soddisfacente per la città, per le prospettive di crescita dell’evento anche in relazione al coinvolgimento del tessuto cittadino, per gli spazi di visibilità e promozione ulteriori, e perché il saldo tra introiti e spese rimane invariato”.

Dai banchi dell’opposizione il commento alla notizia si divide tra chi si dice assolutamente insoddisfatto e chi preferisce sottolineare gli aspetti potenzialmente positivi del punto d’incontro raggiunto. Tra questi ultimi si colloca il capogruppo in consiglio comunale della Lega Daniele Ventimiglia che, nel ringraziare per «l’impegno il sindaco Biancheri e l’assessore Faraldi», pone l’attenzione sull’aspetto della mancata progettazione e realizzazione di un palafestival. Questione nodale nei rapporti con Rai degli ultimi dieci anni: «Questa mattina abbiamo ascoltato dal sindaco le perplessità espresse della Rai in ordine al fatto che l’attuale struttura (l’Ariston, ndr), non ricopre i canoni di spettacolo che richiede una manifestazione come il Festival della Canzone Italiana. Si rende quindi necessario pianificare la progettazione di una struttura adatta ad ospitare la kermesse, – spiega Ventimiglia. Personalmente credo nell’idea di creare una penisola artificiale davanti all’area della vecchia stazione. E’ chiaro che per per ipotizzare uno sviluppo simile, diventa necessario che il palafestival sia frutto di un lavoro condiviso tra privati, a partire dalla famiglia Vacchino, Comune, Regione e Rai. Anche per garantirne la sostenibilità della gestione nel tempo».

«Sicuramente la trattativa con la Rai è sempre difficile, ma penso che la città deve pensare maggiormente al suo futuro, – commenta Andrea Artioli di Liguria Popolare. Manca un palafestival e questo deve essere sicuramente realizzato, con preveggenza e in accordo con tutte le forze politiche della città. Con riferimento alla riduzione dei biglietti gratuiti riservati al Comune (leggi correlato), ritengo positiva l’eliminazione di alcuni privilegi di casta che non trovavano una giustificazione logica. Non ho mai capito perché dirigenti di vari uffici provinciali dovevano ricevere biglietti omaggio, quando questi possono permettersi di acquistarli al botteghino. Ricordo che per le manifestazioni ad ingresso libero c’è sempre la sagra di San Giovanni a Oneglia». Parole, quelle del consigliere Artioli, che vengono sottoscritte punto su punto dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto Rizzo.

Chiude il cerchio Luca Lombardi, capogruppo di Fratelli d’Italia, questa mattina assente alla riunione a cui ha partecipato il sindaco Biancheri. «A fronte di 38 milioni di raccolta pubblicitaria del Festival 2020 (il 70+1), definito il più social di sempre, l’accordo in fase di chiusura, anticipato dal sindaco ai capigruppo, non mi può vedere soddisfatto. Anzi, prendo atto che torniamo a casa con un risultato inferiore in termini economici. Ritengo che andava fatta una trattativa a salire e non a scendere. Rai nel 2020 ha avuto un margine di 20 milioni a fronte di costi per 18 milioni. I nostri 4 milioni 850 mila per due anni, in teoria, faranno generare 70 milioni di ricavi nel biennio 2022-2023 alla televisione di Stato. Non ci rimane che sperare in un bel Festival e poi si vedrà».