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Ventimiglia, straniero lancia pietre contro mamma e bimbi. La donna: «Ho avuto paura per i miei figli»

26 novembre 2021 | 18:58
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Ventimiglia, straniero lancia pietre contro mamma e bimbi. La donna: «Ho avuto paura per i miei figli»

La donna ha denunciato l’accaduto: «Ora non porterò più i miei figli al parco, ma non è giusto vivere nella paura»

Ventimiglia. «Mi sono sentita indifesa nel non sapere come proteggere i miei figli». E’ ancora sotto choc Antonella P., 35 anni, madre di due bimbi di 6 anni e 14 mesi, che nel primo pomeriggio di oggi è fuggita dai giardinetti Tommaso Reggio, nel cuore di Ventimiglia, dopo essere stata aggredita da uno straniero.

E’ successo intorno alle 15. «Stavo uscendo dall’area gioco dei bimbi – racconta Antonella – Quando ho notato un uomo straniero con una bottiglia di alcolici infilata nella maglia. Si è chinato e ha iniziato a raccogliere le pietre da terra per poi lanciarle in alto». A quel punto, per evitare che la ghiaia colpisse lei e i figli, la donna ha cercato di scansarsi, ma lo straniero si è spostato e, per una seconda volta, ha lanciato nella sua direzione le pietre. «Ero terrorizzata, mi urlava frasi in arabo – dice – Non sapevo cosa fare. Ho cercato di chiedere aiuto a un signore che si era seduto, attirando la sua attenzione, ma non mi ha aiutato. Così ho preso i bimbi per mano e sono corsa via».

All’uscita del parco la donna si è imbattuta in una pattuglia della polizia: «Sono scoppiata in lacrime e ho chiesto agli agenti di aiutarmi. Sono arrivate numerose pattuglie, ma l’uomo si era già dileguato. Io l’ho visto bene e se lo rivedessi sono sicura che potrei riconoscerlo».

Dopo l’accaduto, la donna si è recata in commissariato per sporgere denuncia. «L’ho fatto perché dobbiamo essere tutelate, non è possibile aver paura di andare al parco giochi in pieno giorno. E ora, nonostante ai miei bimbi piaccia stare lì, per un po’ non li porterò più. Ma non è giusto. Non è giusto vivere nella paura». «Ci sono delle ordinanze – conclude Antonella – Dovrebbero farle rispettare e non permettere a queste persone di bivaccare ubriache nei giardini dove giocano i nostri bimbi».