Sanremo, la bussanella di Buenos Aires che ritrova le sue origini da lettere dimenticate




Sabato la rimpatriata con i parenti italiani. «Ho trovato una bellissima famiglia che mi ha ricevuto a braccia aperte»
Sanremo. Nasce a Buenos Aires, cresce nel quartiere dell’ex campione di calcio Hernan Crespo suo vicino di casa, e riscopre le sue origini “bussanelle” all’età di 38 anni. E’ la storia di Romina Gimenez, ragazza argentina, residente da tre anni nella cintura di Milano, che rispolverando antiche lettere di famiglia, risalenti a più di 80 anni fa, è riuscita a incontrare i suoi più lontani parenti italiani perduti.
«La storia parla di 10 fratelli italiani e che uno di loro, il mio bisnonno, si imbarcò per l’Argentina senza nemmeno salutare gli altri, – racconta sui social Romina. I fratelli si tennero in contatto con lui attraverso queste lettere, scritte tra 1928 e 1937, che poi sono state imballate per quasi 80 anni, fino a quando le ho viste e hanno attirato la mia attenzione. Senza conoscere la lingua, avevo capito, la prima volta che le vidi, che esse custodivano una storia interessante e così chiesi a mio padre di conservarle perché parte della storia della mia famiglia.
Due anni fa queste lettere mi sono ricapitate sotto mano. Non capivo bene chi le scrivesse e a chi fossero indirizzate, ma solo che venivano alcune da Sanremo e altre da Bussana. Appena finito il primo lockdown sono andata a cercare quei due posti descritti nei documenti, per vedere se riuscivo a trovare qualche indizio che mi aiutasse a capire perché sentivo di avere un legame con il Ponente ligure. A Bussana ho solo trovato la via col cognome di mia nonna, una Ceriolo che poi sposò uno spagnolo, Gimenez, da lì il cognome di mio padre.

Un mese fa ho fatto un post sul gruppo di Facebook di Bussana – continua Romina – raccontando che avevo trovato le lettere a Buenos Aires e mi hanno risposto cugini e altri parenti che non sapevo di avere. Sono andata a trovarli e mi hanno presentato a Maria Rosa di quasi 89 anni, cugina di mia nonna. Lei appena mi ha visto mi detto: “Mio padre si chiamava Vincenzo, era il fratello del tuo bisnonno ed è morto quando avevo 11 anni”. Così abbiamo cominciato a guardare e cercare di leggere queste lettere giallastre e abbiamo scoperto che una di loro apparteneva al padre di Maria Rosa, scritta un anno prima che lei nascesse. In un baleno tutte queste svolte della vita degli antenati della mia famiglia hanno assunto un senso e Maria Rosa è esplosa dalla felicità. L’emozione di trovare un ricordo di suo padre, 77 anni dopo averlo perso, ha dato un significato a tutto e io ho trovato una bellissima famiglia che mi ha ricevuto a braccia aperte».
La rimpatriata si è tenuta sabato scorso, tra ricordi ed emozioni che riportano al tempo in cui dall’Italia si partiva per cercare lavoro. Quando l’Argentina rappresentava per i nostri vecchi l’America, quella delle grandi opportunità. A distanza di quasi un secolo, Romina ha ripercorso il cammino intrapreso dal suo bisnonno alla rovescia, trovando casa.