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Omicidio a Ventimiglia, il 23enne sudanese ucciso da sette coltellate

30 novembre 2021 | 14:04
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Omicidio a Ventimiglia, il 23enne sudanese ucciso da sette coltellate
Omicidio a Ventimiglia, il 23enne sudanese ucciso da sette coltellate
Omicidio a Ventimiglia, il 23enne sudanese ucciso da sette coltellate

Colpito prima alla schiena, poi colpo mortale al cuore

Ventimiglia. Sette coltellate, due alla schiena e cinque al torace, di cui quella mortale al cuore. Tanti sono i colpi inferti da Alfadel Mohammed, sudanese di 35 anni, al più giovane connazionale, colpevole, a suo dire, di avergli rubato il cellulare.
Stamane all’ospedale di Sanremo è stata eseguita l’autopsia sul migrante 23enne trovato morto sabato mattina sotto il cavalcavia di Roverino, a Ventimiglia. Omicidio per il quale è finito in carcere, in attesa del processo, un altro migrante, Alfadel Mohammed, reo confesso.

Stando a quanto appurato nel corso dell’esame autoptico, il giovane straniero sarebbe stato colpito prima alla schiena, con due fendenti. Poi, il killer ha inferto altre cinque coltellate al torace. Il 35enne, difeso dall’avvocato Stefania Abbagnano, assegnatogli d’ufficio, ha dichiarato agli inquirenti che la sua intenzione non era quella di uccidere il connazionale e di non essersi reso conto di aver commesso un atto così grave.

Sia in fase di interrogatorio che davanti al gip del Tribunale di Imperia che ne ha convalidato l’arresto, Alfadel Mohammed ha inoltre dichiarato di aver agito perché la vittima gli aveva sottratto il cellulare.

Nel corso delle indagini compiute dai carabinieri, è emerso che l’uomo, poco prima di uccidere il connazionale, aveva aggredito un altro migrante: le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nel centro cittadino, mostrano infatti un gruppo di tre stranieri che litiga animosamente: tra questi si vede Alfadel che, coltello in mano, ferisce un uomo.