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Le pagelle di Montale, Calvino e Pertini. Le ricordiamo oggi, nella giornata degli studenti

17 novembre 2021 | 14:08
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Le pagelle di Montale, Calvino e Pertini. Le ricordiamo oggi, nella giornata degli studenti

Gli studenti della Liguria da sempre, si sono contraddistinti: su 20 premi Nobel italiani, ben 4 sono liguri.

Sanremo. Oggi, 17 novembre, è la giornata internazionale degli studenti, istituita nel 1941 per rivendicare il diritto allo studio e il diritto degli studenti a esprimersi. La Costituzione italiana, all’articolo 34 cita: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita“. Un diritto che dopo essersi scontrato con la pandemia e le conseguenze del Covid, oggi diventa ancora più importante.

Gli studenti della Liguria da sempre, si sono contraddistinti: su 20 premi Nobel italiani, ben 4 sono liguri. Proprio oggi l’Ansa ha pubblicato la pagella di Eugenio Montale, custodita nella biblioteca dell’Istituto Tecnico Commerciale Vittorio Emanuele di Genova, dove il premio Nobel si diplomò come ragioniere nel 1915. I suoi voti erano “distribuiti” secondo la sua vocazione: il 5 in chimica,il 6 in ragioneria e il 7 in diritto erano compensati da 9 in italiano, 8 in inglese e francese. Esattamente 55 anni Montale si recò a Sanremo, dopo aver vinto il premio Nobel.

Un altro sanremese illustre, non Nobel, ma altrettanto geniale, fu Italo Calvino, la cui pagella dell’anno scolastico 1937-1938 è conservata ancora oggi al liceo Cassini di Sanremo. Nel registro generale del ginnasio lo scrittore aveva un 8 in italiano e in geografia, 7 storia, 7 in greco e latino ma un 6 in matematica.

Non Nobel ma probabilmente il presidente più amato d’Italia, Sandro Pertini si diplomò al liceo Cassini di Sanremo nel 1919. La sua pagella di maturità è depositata all’archivio di stato di Imperia. I voti del presidente erano: 8 in italiano scritto, 6 in storia, filosofia e matematica  e addirittura 4 in greco. Come scrive il giornale del liceo Cassini «una commissione d’esame non doveva essere poi così temibile per un ragazzo che aveva affrontato gli impegni bellici della prima guerra mondiale»

“Ad maiora” tutti gli studenti, di qualsiai istituzione, ordine e grado.