Grandi opere, ma a piccoli passi: anche il porto di Ospedaletti nell’inchiesta di Tgr Liguria

26 novembre 2021 | 10:59
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Grandi opere, ma a piccoli passi: anche il porto di Ospedaletti nell’inchiesta di Tgr Liguria

Incentrata sulle incompiute liguri da Ponente a Levante, dalla costa all’entroterra

Ospedaletti. Grandi opere, ma a piccoli passi: è il destino di linee ferroviarie, strade e porti che attendono da anni di essere completati in Liguria. Un destino comune anche nel passato, ad esempio c’è un’infrastruttura rimasta per sempre sulla carta, la ferrovia Albenga-Garessio, attraverso la Val di Neva, il cui progetto originale, che risale addirittura al 1885, è spuntato fuori da qualche archivio. L’inchiesta della Tgr Liguria – direttore Alessandro Casarin, vicedirettore Roberto Gueli, caporedattore Luca Ponzi – è un viaggio da Ponente a Levante su opere ferme da anni e che andrà in onda nel tg delle 14 da lunedì 29 novembre a venerdì 3 dicembre.

Il giornalista Marco Gervino – dopo essersi occupato il mese scorso di una storica incompiuta, l’Aurelia bis fra Savona e Albisola – ha cercato di capire perché da decenni si attende l’ultimazione di queste infrastrutture. Ad esempio il completamento a doppio binario della ferrovia di Ponente: mancano una trentina di chilometri tra Finale e Andora, costellati da 14 passaggi a livello, quasi tutti a binario unico, lo stesso di fine Ottocento. Si va poi a La Spezia dove l’Aurelia bis – iniziata 10 anni fa – finora non è nemmeno arrivata a metà per problemi, finanziari e non, delle ditte appaltatrici.

A Ospedaletti invece un fallimento e una sentenza del Consiglio di Stato hanno stoppato da quasi un decennio la costruzione del porto turistico, un esempio che stride se si guarda pochi chilometri dopo, nella vicina Ventimiglia, dove invece ne è stato da poco inaugurato un altro sotto la spinta economica del Principato di Monaco. Nella Val Trebbia, entroterra genovese, la statale aspetta ancora il tratto di variante tra Torriglia e Montebruno mentre nel savonese il promesso casello di Bossarino sulla A10 – fondamentale per i traffici sempre più intensi verso la nuova piattaforma del porto di Vado – resta ancora soltanto un progetto.

Ogni opera una storia diversa, ma un unico comun denominatore, il ritardo accumulato verso la fine dei lavori. Nell’inchiesta tuttavia emerge in diversi casi qualche spiraglio di luce, sperando però non siano i soliti annunci destinati a far rimanere queste opere ancora sulla carta, come quella ferrovia di 136 anni fa.