“Giornata nazionale di prevenzione dei tumori”, le iniziative in provincia di Imperia

19 novembre 2021 | 12:57
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Quest’anno è dedicata alle patologie del collo

Sanremo. Martedì 23 novembre 2021 si terrà la prima “Giornata nazionale di prevenzione dei tumori” promossa dalla SIOeChCF, Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale, dedicata quest’anno ai tumori del collo. Su tutto il territorio nazionale si terranno iniziative di sensibilizzazione e visite mediche gratuite presso numerose strutture sanitarie pubbliche e private. Sono già oltre 100 gli enti che hanno risposto alla chiamata della SIO ed anche la nostra ASL si è impegnata i questo importante pro-getto rivolto alla cittadinanza della provincia di Imperia.

«Si tratta di una iniziativa rivolta alla prevenzione di questi tumori – spiega il dottor Marco Giudice direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatriadove la diagnosi precoce migliora in maniera sorprendente la prognosi. La consapevolezza sociale dei tumori testa-collo è ancora scarsa. Proprio per questo motivo la SIO – prosegue il dott. Giudice – ha organizzato questa giornata volta ad educare il grande pubblico alla prevenzione e alla consapevolezza dei sintomi legati ai tumori del collo, promuovendo un tempestivo ricorso al medico per una diagnosi precoce».

I tumori del distretto testa-collo sono il settimo cancro più comune in Europa (circa la metà dei tumori del polmone ma due volte più comuni del cancro del collo dell’utero). In Italia rappresentano il 3% dei casi oncologici, con una previsione di circa 9.500 nuovi casi e 4.500 decessi l’anno, con una frequenza media 3 volte superiore negli uomini e un’incidenza che aumenta progressivamente con l’età a partire dai 50 anni.

La sopravvivenza netta per questi tumori a 5 e 10 anni è, rispettivamente, del 57% e del 48%. Oltre la metà dei casi giunge infatti alla prima diagnosi con malattia localmente avanzata o già metastatica, e come già detto di questi il 60% non sopravvive oltre i 5 anni. Al contrario, per i Pazienti diagnosticati negli stadi iniziali, il tasso di sopravvivenza si attesta all’80-90%. Il 75% dei carcinomi della testa e del collo è causato dal fumo di tabacco e dall’abuso alcolico; altri fattori determinanti sono le esposizioni prolungate a materiali nocivi (polveri di legno, lavorazioni del cuoio, amianto, nichel), alcuni virus tra i quali il papilloma umano (HPV) e il virus di Epstein-Barr (EBV), o ancora l’esposizione a radiazioni ionizzanti e a inquinanti atmosferici.

Le evidenze clinico/scientifiche, infatti, ci insegnano che una tumefazione del collo che persista per più di 3 settimane è da considerarsi sospetta per patologia neoplastica primitiva o seconda-ria (metastatica), spesso prima manifestazione ed unica spia di un carcinoma del naso o della gola (VADS: vie aeree-digestive superiori), di un linfoma, di un tumore tiroideo o di un tumore delle ghiandole salivari.

E’ esperienza quotidiana che queste situazioni sono in genere identificate tardivamente o per trattamenti medici inappropriati che ne dilazionano la diagnosi o per percorsi diagnostici non corretti. Spesso gli approcci eseguiti sono difformi e non sempre aderenti alle linee guida rico-nosciute, in quanto gestiti da specialisti differenti e solo marginalmente competenti. E’ anche per questo che tra gli scopi primari di questa iniziativa vi è quello di riaffermare all’utenza che il chirurgo otorinolaringoiatra è lo specialista di riferimento in tutti i casi di rilievo di tumefazioni cervicali, che siano di origine flogistica o neoplastica, di natura linfonodale, ghiandolare endocrina od esocrina.

«Lo screening è uno strumento molto importante per prevenire l’insorgere dei tumori – ha affermato il direttore sanitario di Asl1 Mauro Maccari pertanto colgo l’occasione per invitare la cittadinanza a sottoporsi a controlli periodici. Per l’occasione il 23 novembre, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18, come Asl1 effettueremo presso gli ambulatori Orl dell’ospedale “Borea” di Sanremo al pian terreno, delle sessioni ad hoc gratuite di screening per i cittadini adulti che lo richiedessero in quanto portatori di “tumefazioni” del collo di recente insorgenza e non ancora inquadrate».