La seduta

Bilancio, parto in anonimato e “culle per la vita” al centro del Consiglio regionale

Affrontati diversi temi

Consiglio regionale

Genova. Si è svolta, in mattinata, una seduta del Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Variazioni di bilancio 2021-23
Con 17 voti a favore (maggioranza) e 10 astenuti è stato approvato il Disegno di legge n. 97: “Ratifica delle variazioni di bilancio adottate dalla giunta regionale in deroga all’articolo 51 del decreto legislativo n.118 del 23 giugno 2011”. Oltre alla ratifica di una variazione di bilancio, approvata dalla giunta regionale nel mese di ottobre, il provvedimento contiene altre variazioni sul bilancio 2021-2023, più precisamente un aumento di 16,1 milioni per l’anno 2021, un aumento per 5,4 milioni per l’anno 2022 mentre per l’anno finanziario 2023 è previsto un aumento per 6,2 milioni. In particolare si tratta dell’iscrizione a bilancio di fondi Pnrr e di un fondo complementare finalizzati alla digitalizzazione, il monitoraggio e la perfomance-assistenza tecnica (9,6 milioni per il 2021), per rinnovo di flotte di bus e treni verdi (5,4 milioni nel 2022 e 6,2 milioni nel 2023), di altri 3,5 milioni di fondi statali destinati al settore del trasporto pubblico locale e regionale per compensare i mancati ricavi per l’emergenza epidemiologica e, infine, di 0,6 milioni per fondi vincolati in ambito sanitario.

Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente), presidente della I Commissione Affari Generali, Istituzionali e Bilancio, ha illustrato la relazione di minoranza in cui ha ricordato che, a seguito dell’emergenza Covid, il legislatore nazionale ha introdotto la possibilità di adottare variazioni di bilancio e ha spiegato che la competenza dello stato di previsione dell’entrata è incrementato di 13 milioni. Lauro ha illustrato, in particolare, che si tratta di variazioni di natura vincolata e ne ha spiegato le diverse missioni auspicando il massimo consenso possibile.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha espresso perplessità sul provvedimento. Ha espresso apprezzamento circa l’incremento dei fondi per il settore della non autosufficienza, ma ha lamentato il mancato coinvolgimento, rispetto ai fondi per il Pnrr, della competente commissione consiliare.

Bilancio Consolidato della Regione Liguria – esercizio 2020
Con 17 voti a favore (maggioranza) e 11 contrari è stata approvata la Proposta di deliberazione 859  “Approvazione Bilancio Consolidato della Regione Liguria – esercizio 2020.” Si tratta di un adempimento previsto dal decreto legislativo 118 del 23 giugno 2011 sull’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni e degli enti locali e rappresenta  lo strumento informativo primario di dati patrimoniali, economici e finanziari del “Gruppo Regione”, inteso come un’unica entità  economica, distinta dalle singole società o enti componenti il gruppo, che assolve a funzioni essenziali di informazione, sia interna che esterna, funzioni che non possono essere assolte dai bilanci separati degli enti e società  che compongono il “gruppo”. Il Bilancio consolidato, oltre a essere uno strumento a salvaguardia degli equilibri di bilancio, tende a garantire la corrispondenza tra poste creditorie e debitorie degli enti che fanno parte del gruppo stesso e quello approvato questa mattina è il quinto bilancio consolidato della Regione. Il Patrimonio Netto consolidato ammonta a 651 milioni e 852 mila, il risultato di esercizio della gestione consolidata 2020 presenta un incremento in quanto è passato dai 150 milioni e 341mila euro del 2019 a 156 milioni e 448 mila euro del 2020.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e Gianni Pastorino (Linea Condivisa) sono intervenuti per annunciare voto contrario.

Dibattito sulla mozione Campagna informativa sul “parto in anonimato” e sulle “culle per la vita”
Nella seconda parte della seduta del mattino si è svolto il dibattito sulla mozione 33, presentata da Claudio Muzio (FI). Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha annunciato fin all’inizio del dibattito voto contrario.

Stefano Balleari e Veronica Russo del gruppo FdI, Lilli Lauro e Chiara Cerri del gruppo Cambiamo con Toti presidente) hanno annunciato voto favorevole.

Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha proposto un emendamento per chiedere anche alla giunta di valorizzare il ruolo dei consultori e la sua richiesta è stata condivisa dai colleghi del gruppo Roberto Arboscello, Enrico Ioculano e Luca Garibaldi e da Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente).

Angelo Vaccarezza e Alessandro Bozzano del gruppo Cambiamo con Toti presidente hanno chiesto a Muzio di sottoscrivere il documento. Nel dibattito sono intervenuti anche Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) e Paolo Ugolini (Mov5Stelle). Claudio Muzio (FI) ha respinto la richiesta di modifica avanzata dai gruppi di minoranza. Dopo il rifiuto di modifiche annunciato da Muzio, sono intervenuti anche Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) e Davide Natale (Pd-Articolo Uno) e hanno annunciato voto negativo, definendo la mozione “ideologica”.

L’assessore alla Tutela dell’Infanzia e alle Pari Opportunità Simona Russo ha ringraziato Muzio per l’iniziativa assunta e ha ricordato le iniziative assunte dalla giunta a favore delle politiche della famiglia e per la tutela della natalità.

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