Biancheri raduna i suoi per la sfida a Scajola: «I problemi li risolvono i sindaci non dei soldatini»

11 novembre 2021 | 16:26
Share0
Biancheri raduna i suoi per la sfida a Scajola: «I problemi li risolvono i sindaci non dei soldatini»

Vertice di maggioranza a Sanremo. «Guideremo un progetto civico libero e alternativo alla vecchia politica»

Sanremo. «Vedremo se questo territorio è rappresentato da sindaci o da soldatini che rispondono unicamente a ordini politici piovuti dall’alto. Vedremo se è fatto di amministratori volenterosi che in questi anni ci hanno messo la faccia, insieme a me, per trovare soluzioni concrete a problemi più grossi di loro, ereditati da una classe dirigente che prima che mi candidassi a sindaco di Sanremo dominava la scena». Rilancia sulla corsa alla prossima presidenza della Provincia Alberto Biancheri, forte del sostegno ricevuto questa mattina dalla sua maggioranza, convocata a Palazzo Bellevue per discutere delle elezioni del prossimo 18 dicembre.

Un confronto interno che si sarebbe dovuto tenere nei giorni scorsi ma che è stato “bruciato” dall’uscita allo scoperto dell’accordo tra Lega, Cambiamo e il sindaco di Imperia Claudio Scajola. «Ho voluto confrontarmi immediatamente con la mia maggioranza per ribadire le ragioni che mi hanno portato a questa candidatura. Come sindaco di Sanremo ho cercato più volte, in queste ultime settimane, una sintesi con il sindaco di Imperia su un terzo nome che evitasse una spaccatura all’interno della provincia. Preso atto che questa linea è sfumata, ho deciso di mettermi a disposizione per un progetto fatto da sindaci, alternativo a quello preconfezionato e intriso di politica che ruota intorno a Scajola.

D’accordo con la mia maggioranza – continua Biancheri -, credo che lo dobbiamo innanzitutto alla nostra città. Visto che Sanremo non è stata considerata in nessuna delle valutazioni che hanno portato al progetto del sindaco di Imperia. Sanremo, quindi, sarà la base di un progetto alternativo che mi auguro possa incontrare la condivisione di altri Comuni. A partire da quelli con cui negli ultimi anni abbiamo lottato fianco a fianco per salvare Rivieracqua, che vogliono il servizio di trasporto locale pubblico, che hanno partecipato a una svolta ambientale con l’adesione alla nostra partecipata Amaie Energia e che hanno fatto rete, dando vita al Consorzio forestale di Monte Bignone, puntando sull’outdoor per promuovere un turismo rivolto all’entroterra.

Oggi ho ricevuto la conferma che questo mio approccio è condiviso pienamente dalla mia maggioranza in consiglio comunale. La politica può essere una preziosa alleata, ma non deve dare imposizioni legate a logiche fini a se stesse. E’ chiaro che nella candidatura di Scajola e nell’accordo con Lega e Cambiamo, ci sia di più che la Provincia. Ci sono le basi per un futuro sostegno reciproco in ottica elezioni nazionali e regionali. Forse sbagliando, ma mi sono sempre sottratto a questo modo di pensare, rispondendo come coalizione civica alle sfide che la città di Sanremo e la provincia si sono trovate davanti».

Politica. Ancora Biancheri: «Vedo nel progetto di Claudio Scajola un ritorno a tempi passati, quando la politica la faceva da padrona a Ponente prima che mi candidassi. Un ragionamento che ho sempre cercato di contrastare. Preferisco essere coerente con le mie idee, affrontando una sfida che parte in salita ma rimanendo libero da imposizioni scomode. Ho più volte ribadito che le mie velleità politiche sono iniziate da sindaco e finiranno da sindaco. Lo confermo. Altre ambizioni, che fare gli interessi di Sanremo e del territorio, io non ne ho mai avute».

Gli alleati. «In questa ottica civica e di leale collaborazione con sindaci come Giacomo Chiappori (ex di Diano Marina), Mario Conio (Taggia), Armando Biasi (Vallecrosia) e altri, abbiamo salvaguardato e sorretto Rivieracqua. Il legame forte che mi lega a loro spero non finisca nel dimenticatoio solo perché da Genova i rispettivi partiti di riferimento hanno dato indirizzi precisi».

Le sfide. «Da quando sono sindaco ho combattuto con persone che si sono contrapposte. Eppure Sanremo ha fatto la sua parte nel salvare la pista ciclopedonale, che altrimenti sarebbe fallita. Lottiamo per il salvataggio di Rt pur avendo il 14% delle quote come se ne avessimo il 100%. Ogni sindaco, oggi, dovrebbe anche capire da dove partono e come sono iniziate le disavventure su acqua e trasporti. Non le hanno provocate loro, ma la politica del passato».

Sanità. «Sanremo ha messo a disposizione il suo ospedale per affrontare l’emergenza Covid. Assistiamo da tempo a reparti che vanno via e non tornano. Ho scritto al presidente Giovanni Toti ancora di recente per chiedere di riportare il punto nascite a Sanremo. Sto aspettando una risposta da un mese. Dico soltanto: smettiamola di giocare su questi temi. Ci siamo messi a disposizione in un momento di emergenza e non vogliamo essere presi in giro».

Rifiuti. «Il lotto 6 a breve andrà ad esaurirsi. Sul biodigestore ancora non ci siamo. Sia chiaro che sul territorio di Sanremo non aprirà mai un lotto 7 sotto la mia amministrazione. Vogliamo iniziare a parlare di come gestire il periodo transitorio quando la discarica in funzione sarà inutilizzabile?».

Le privatizzazioni. «Credo profondamente che dobbiamo lottare per mantenere Riviera Trasporti pubblica. Oggi è prematuro parlare di privati, ai margini di un concordato che deve ancora essere valutato. Per salvare Rt, tutti i Comuni devono entrare nella società, prenderne delle quote e la Regione dovrebbe agire immediatamente per concedere liquidità. Stessa cosa per Rivieracqua: abbiamo fatto delle scelte obbligate che ci hanno portato ad accettare l’ingresso del privato. Oggi chiedo una verifica, cerchiamo di capire seriamente se l’acqua può rimanere pubblica».