Ventimiglia, contrasto ad abuso di alcool, bivacchi e degrado: sindaco Scullino firma l’ordinanza
Vietato il consumo di bevande alcoliche all’aperto (ad eccezione che nei dehor dei locali) e anche l’utilizzo improprio delle panchine
Ventimiglia. E’ stata pubblicata stamane sull’albo pretorio del Comune di Ventimiglia, l’ordinanza firmata dal sindaco Gaetano Scullino per «contrastare il consumo di bevande alcoliche e l’illecito stazionamento in luoghi pubblici creando bivacco e degrado urbano».
A partire da oggi, dunque, sarà vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione in area pubblica o aperta al pubblico, ad eccezione dei dehor dei locali. Il divieto è valido tutti i giorni a qualsiasi ora tranne che nella fascia oraria compresa tra le 11,30 e le 15,00, fino al prossimo 31 dicembre.
Il sindaco ordina inoltre, h24, «il divieto di bivacco, l’occupazione delle panchine in modo improprio (sdraiarsi, insudiciare le stesse anche poggiandovi i piedi, dormire e accatastare zaini, borse, sacchi e valigie), l’accatastamento di materiale atto a creare giaciglio (materassi, cartoni, tende e di ogni altro oggetto che arrechi degrado e disordine)».
Divieto, questo, che sarà valido in tutte le aree in cui insistono scuole, plessi scolastici, sportivi; musei, complessi monumentali, luoghi di culto e relative pertinenze. E ancora: stazione ferroviaria e tutte le aree adibite alla sosta del trasporto locale; presidi sanitari; tutte le aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati e pubblici spettacoli; Tutte le aree aree cimiteriali; tutti i giardini, parchi e aree verdi pubbliche, attrezzate e non, tutte le zone pubbliche per giochi bimbi, le aiuole comunali, l’Oasi del Nervia e la zona SIC del fiume Roja; tutte le aree ciclopedonali; tutte le aree interessanti il lungo mare e lungo fiume; centri commerciali; tutte le aree adibite a mercati ambulanti ed in sede fissa; via Tenda; piazzale Tenda, piazza Cesare Battisti, piazza della Libertà, piazza Marconi, piazza della Cattedrale; area Funtanin; via della Repubblica; area fontana del Putto; via Roma (tratto da via Mazzini a via Bligny); piazzetta Falcone e Borsellino e Agenti delle Scorte; piazza Costituente e Zona Borgo; piazza Bassi; piazza Pertini; piazza XX Settembre; passeggiata Marconi; tutte le spiagge pubbliche; via Gramsci; tutte le zone all’interno dell’alveo del fiume Roja e quindi tutto l’argine destro e sinistro dello stesso fiume. A titolo esemplificativo: nelle adiacenze dell’argine nel tratto della sponda sinistra del fiume Roja dallo svincolo autostradale sino al mare e nel tratto sinistro dalla zona Peglia al mare, fermo restando l’impossibilità di stazionare impropriamente nelle zone allegabili.
In caso di trasgressione. «Salvo che il fatto non costituisca reato», l’inosservanza dei divieti «comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria nella misura fissa pari alla somma di euro 100,00 pari al terzo del massimo della sanzione ( da euro 100,00 a euro 300,00 )».
«Si procederà in caso di consumo di bevande alcoliche nelle aree sopra indicate – è specificato – All’atto della contestazione, qualora il trasgressore invitato a conferire l’oggetto della violazione negli appositi contenitori per lo smaltimento non aderisca alla richiesta, si darà luogo al sequestro dell’oggetto dopo averlo privato del liquido in esso contenuto». E ancora: «Si procederà altresì in caso di materiale utilizzato come giaciglio (materasso, tenda, cartone e di ogni altro oggetto che arrechi degrado e disordine), ai sensi dell’art. 13 della Legge 689/1981, al sequestro amministrativo dello stesso tramite immediato conferimento alla ditta appaltatrice il servizio di nettezza urbana».
L’ordinanza è stata firmata dal sindaco dopo un parere favorevole della Prefettura e un confronto tra Scullino e le forze di maggioranza per porre fine a una situazione di difficile convivenza tra i ventimigliesi e i migranti. «L’illecita occupazione di spazi pubblici contribuisce ad ingenerare una sensazione di degrado urbano e collaterale conseguente disturbo della quiete pubblica per le persone che abitano e transitano in quelle aree – è scritto nel testo del documento -. Il disturbo alla quiete pubblica nelle aree ove maggiormente trovano insediamento tali
bivacchi è documentato da numerosi esposti inoltrati dai cittadini e da comitati spontanei, che hanno rappresentato all’Amministrazione Comunale situazioni di grave degrado; tale situazione alimenta il disagio ed il senso di insicurezza dei cittadini e dei residenti, con la generalizzata convinzione di non poter liberamente disporre, in condizioni di sicurezza e di libertà, degli spazi pubblici che dovrebbero essere usufruibili da tutti».
Il testo dell’ordinanza in versione pdf: qui.