Imperia. «A dicembre ultimeremo la progettazione definitiva, per poi partire con l’intesa Stato Regioni per l’approvazione progetto. Sono previsti cinque anni e mezzo di lavori, quindi la nostra ambizione è arrivare alla conclusione nel 2029». Lo ha detto, in merito al raddoppio ferroviario nella tratta Andora-Finale, il commissario straordinario ingegnere Vincenzo Macello, intervenuto come relatore al vertice per la coesione territoriale e le infrastrutture che si sta svolgendo a Imperia.
Il costo totale dell’opera si aggira intorno ai 2 miliardi di euro (1 miliardo e 900milioni di euro).
Il raddoppio consente di aumentare le corse dei treni (dalle attuali 4 alle 10 corse all’ora), ridurre di circa 30 minuti i tempi di percorrenza tra Genova e Ventimiglia e rallentare la congestione del traffico. Tra gli obiettivi del progetto, anche l’adeguamento prestazionale per consentire il transito di treni merci in grado di trasportare container high-cube e semirimorchi senza limitazioni di peso assiale.
«Dobbiamo riuscire ad integrare il progetto con i territori – ha dichiarato Macello – Il progetto deve essere condiviso e portare sviluppo».
Il tracciato della nuova linea ferroviaria tra Andora e Finale Ligure si sviluppa, in variante rispetto al tracciato attualmente utilizzato, per circa 32 chilometri di cui 25 km in galleria (per 48,5 km di scavo complessivo) e altri 7 km in viadotti, di cui sette saranno ferroviari e sei stradali. Sei le gallerie “naturali” e quattro quelle artificiali in programma. Sulla nuova tratta, i treni potranno viaggiare dai 140 ai 200 chilometri orari.
Nell’ambito del progetto è compresa anche la realizzazione della nuova stazione di Albenga e delle fermate di Alassio (in galleria), Borghetto – Ceriale – Loano e Pietra Ligure. Saranno soppressi quattordici passaggi a livello. Verranno dismessi gli impianti di Laigueglia, Alassio, Albenga, Ceriale, Borghetto S.Spirito, Pietra Ligure e Borgio Verezzi.