Nuova vita per il campo da calcio di Santo Stefano al Mare

28 ottobre 2021 | 09:38
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Nuova vita per il campo da calcio di Santo Stefano al Mare

Il consigliere Alessandro Bruno: «Far rivivere la tradizione calcistica nel nostro paese era un obiettivo del nostro programma. Ringraziamo Bruno Minti per la disponibilità»

Santo Stefano al Mare. Nuova vita per il campo da calcio di Santo Stefano al Mare, è stato sottoscritto, infatti, il nuovo accordo tra il Comune e le società calcistiche: Real Santo Stefano A.S.D., Nuova Stanstevese e G.S. Riva Ligure 1985.

Un lavoro complesso, durato alcuni mesi, che ha visto impegnato in prima linea il consigliere comunale Alessandro Bruno, che con impegno e determinazione ha raggiunto un obiettivo importante non solo per il paese, ma anche per il comprensorio. L’affidatario è un’istituzione dello sport: Bruno Minti, che ha deciso di prendere in gestione la struttura per far rivivere la tradizione calcistica a Santo Stefano al Mare.

Alessandro Bruno

«Io vivo per lo sport, quando ho saputo di questa opportunità, ho deciso di coglierla e dare la possibilità agli atleti ed ai ragazzi del territorio di poter usufruire della struttura di Santo Stefano che è una delle più belle e strategiche della nostra provincia. Prevedo anche delle migliorie per renderla ancor più funzionale e confortevole. Sono contento di affrontare questa nuova sfida, che porterò avanti insieme al mio impegno con l’Argentina» – afferma Bruno Minti.

Alessandro Bruno

Prosegue Alessandro Bruno, che oltre ad essere consigliere comunale è un appassionato di calcio, infatti è allenatore della squadra giovanile: «In primis voglio ringraziare a nome di tutta l’amministrazione Bruno Minti per l’impegno preso, la sua passione per lo sport è ammirevole. Grazie alla sottoscrizione della convenzione, il campo da calcio non solo sarà operativo, ma verranno apportate anche delle migliorie. Un obiettivo importante che ci eravamo prefissati in campagna elettorale, perché il calcio a Santo Stefano al Mare rappresenta una delle nostre tradizioni, che dobbiamo custodire e tramandare».

Alessandro Bruno