Nascondeva in casa 7 etti di hashish, a processo per spaccio sessantenne ventimigliese

E’ stato arrestato martedì scorso dalla polizia
Ventimiglia. Agenti di polizia del locale commissariato hanno arrestato, martedì scorso 12 ottobre, il 61enne Rocco Iannì. L’accusa è quella di detenzione di stupefacente finalizzata allo spaccio.
L’operazione antidroga alle porte di Ventimiglia Alta è stata conclusa martedì scorso, dopo che l’uomo è stato colto di sorpresa in un locale pubblico di piazza Costituente e sottoposto a perquisizione personale. All’interno di un ingegnoso nascondiglio, ricavato nella fodera della giacca indossata, i poliziotti hanno sequestrato nove dosi di hashish, già pronte per lo smercio al dettaglio, per un totale di oltre 23 grammi e 170 euro in contanti, presunto provento dell’attività delittuosa della giornata.
La ricerca è stata immediatamente estesa alla sua abitazione, dove gli Agenti hanno trovato una chiave speciale per un quadro di utenza idrica, stranamente conservata in un barattolo. Aperto lo sportello esterno dei contatori, gli operatori hanno rinvenuto sette panetti di hashish, per un peso complessivo di quasi 7 etti, dello stesso tipo delle dosi ritrovate indosso all’arrestato. La polizia ritiene che l’uomo, di professione pescatore ma di fatto disoccupato, viva esclusivamente dei proventi dello spaccio.
L’arresto, convalidato oggi dal giudice monocratico Antonio Romano in tribunale a Imperia, è avvenuto in flagranza di reato. Iannì, pluripregiudicato per gravi reati contro la persona e il patrimonio, che ha numerosi precedenti anche per reati inerenti agli stupefacenti, è difeso dall’avvocato Luca Ritzu.