Molini di Triora un anno dopo l’alluvione, il sindaco Sasso: «Le ferite si vedono ancora»

3 ottobre 2021 | 07:27
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Molini di Triora un anno dopo l’alluvione, il sindaco Sasso: «Le ferite si vedono ancora»

Il comune ha registrato un totale di 13 milioni di euro di danni. Numerosi i lavori già avviati e quelli in programma, ma si attendono nuovi fondi

Molini di Triora. È passato un anno esatto dall’alluvione che, nella notte tra il 2 e 3 ottobre 2020, ha colpito e devastato l’intera Val Roja e l’Imperiese, in particolare la città di Ventimiglia e la Valle Argentina. Dopo il passaggio della tempesta Alex, Molini di Triora è risultato tra i comuni più colpiti dalla furia dell’acqua, registrando un totale di 13 milioni di euro di danni. Ma quale è la situazione del comune a dodici mesi di distanza dal violento evento atmosferico?

«Rispetto a qualche mese fa, al momento la situazione ci rende più sereni, abbiamo iniziato a dare avvio ai lavori e questo ci solleva – ha dichiarato il sindaco Manuela Sasso – . Dopo mesi di incertezza, dove non sai cosa ti verrà riconosciuto, è un buon punto di partenza sapere da dovere iniziare».

Numerosi gli interventi già avviati, mentre altri stanno partendo o sono in programma: «Abbiamo iniziato i lavori per riaprire la strada per Gavano che era isolata, siamo intervenuti anche sulla rete fognaria del centro abitato di Molini e avviato gli interventi sulla fognatura degli altri centri – spiega il primo cittadino – . Lo stesso vale per gli acquedotti; abbiamo fatto un primo passo in primavera che ci ha permesso di avere l’acqua questa estate, che da ottobre 2020 a giugno abbiamo preso da Triora avendo noi la sorgente rotta, ora proseguiremo per rendere questo lavoro definitivo e far sì che non necessiti di ulteriori opere. Abbiamo anche dato avvio ai lavori nei paesi sopra Molini su cui vige ancora l’ordinanza che desidero revocare il prima possibile, è una priorità per me in quanto è uno degli aspetti umanamente più duri da gestire, ma in questo caso abbiamo avuto un ritardo con il materiale e di fatto i lavori non sono ancora iniziati. Ad ora abbiamo ricevuto 4 milioni di fondi e con il tempo, quando ne avremo nuovi, si andrà ad intervenire anche altrove».

La forte ondata di maltempo ha purtroppo distrutto il luogo simbolo del comune della Valle Argentina: il laghetto dei Noci. «Per assurdo, mentre io continuavo a dire che c’erano problemi all’acquedotto, alle strade, alla fogna, la gente continuava a chiedermi del laghetto dei Noci e mi ha fatto capire che è nel cuore di tanti, io stessa ho trascorso la mia infanzia in quel luogo tanto che la mattina del 3 ottobre 2020 alle 6 del mattino sono subito andata lì d’istinto e ho pensato che tutto il lavoro fatto nell’estate precedente era stato spazzato via. Il laghetto tornerà, ci impegneremo perché troppe persone ci hanno chiamato. Lunedì inizieranno i lavori dove sposteremo 5.000 metri cubi di materiale che serviranno per riempire la frana tra Molini e Triora e successivamente il comune di Sanremo preleverà altri 10.000 metri cubi di materiale», spiega il sindaco.

Nonostante siano trascorsi 365 giorni, i danni causati dall’alluvione sono ancora evidenti: «Ovviamente a un anno di distanza le ferite si vedono ancora, si vede il passaggio della tempesta e ci sono numerosi problemi che andranno risolti, ma le tempistiche sono queste, non avrei potuto anticipare somme di cui il Comune al momento non dispone. L’augurio che ci possiamo fare è che questo inverno ci dia tregua, abbiamo pagato un duro prezzo lo scorso anno, spero che il meteo ci lasci lavorare perché abbiamo davanti a noi un inverno ricco di interventi importanti e non possiamo permetterci altre ondate d’acqua, non sappiamo come il territorio possa reagire. Per terminare i lavori non basterà un anno, ma ci vorrà del tempo», ha concluso il primo cittadino.