Micropigmentazione sanitaria nella neoplasia mammaria: la Lilt di Imperia-Sanremo capofila nel progetto per le donne
«Un’importante innovazione per migliorare la qualità della vita delle nostre pazienti» – dice il dottor Battaglia
Sanremo. In occasione del Bra Day Italia 2021, giornata dedicata alla chirurgia ricostruttiva mammaria, giovedì 21 ottobre, nella cornice dell’Acquario di Genova si è svolto il primo incontro di promozione sulla Micropigmentazione Sanitaria. La Micropigmentazione Sanitaria nella neoplasia mammaria è una tecnica generalmente impiegata nel settore estetico, che ora si affianca alla terapia oncologica per garantire alle pazienti il completo benessere, dalla cura di una grave patologia al trattamento e ripigmentazione delle cicatrici post intervento, con la ricostruzione tridimensionale del complesso areola capezzolo; possibilità di questa tecnica che, elemento fondamentale, è ora riconosciuta nei LEA e quindi erogata dal Servizio Pubblico.
La LILT di Imperia-Sanremo ha presentato un progetto per la formazione del personale, avvalendosi dell’Università di Genova nella persona del professor Pierluigi Santi, già direttore della chirurgia plastica e ricostruttiva. Il progetto è stato approvato dalla LILT Nazionale e dal Ministero della Salute e sono stati erogati i fondi necessari dal 5 per mille. A Genova erano presenti, oltre al dottor Claudio Battaglia, presidente LILT e direttore del progetto e al prof Pierluigi Santi, in qualità di responsabile scientifico, i direttori delle aziende sanitarie liguri coinvolte, tra cui il dottor Salvatore Giuffrida del Policlinico San Martino e il professor Daniele Friedman, come responsabile dell’Hub ligure per la cura dei tumori della mammella del San Martino.
«Un’importante innovazione per migliorare la qualità della vita delle nostre pazienti – dice il dottor Battaglia – per aiutare le donne a ritrovare la loro identità, affiancando a una chirurgia sempre meno aggressiva, ma quasi “gentile”, la ricerca di un risultato cosmetico sempre migliorativo per non ledere l’immagine corporea».