Revolution 2.0

Dalla lotta sessuale all’occupazione delle rotatorie: ecco come i no pass vogliono sconfiggere il sistema

La minaccia contro bar e ristoranti "collaborazionisti": «Lasciare recensioni negative sui social»

no pass decalogo

Sanremo. “Strategia di lotta sessuale“, “No anti-dittatura, no sesso!“. Recita così uno dei nuovi “comandamenti” dei no green pass in cui gli amministratori della pagina Telegram “Basta dittatura – proteste” esortano gli iscritti al gruppo a non accoppiarsi con uomini e donne che si siano sottoposte alla vaccinazione anti-Covid.

No, non è uno scherzo. E’ proprio quello che si legge sulla chat degli attivisti no pass, alcuni dei quali reduci dalla manifestazione che ha portato nelle piazze e nelle strade di Roma decine di migliaia di persone, riunite per protestare contro l’imminente obbligo del green pass nei luoghi di lavoro che scatterà il prossimo 15 ottobre. «Signori, non concedetele più di fare sesso con voi alle femmine vaccinate!», si legge. E ancora: «Ragazze, non fate più sesso con maschi vaccinati!». L’appello è chiaro: «Niente più sesso con i vaccinati e collaborazionisti».

Non è ben specificato come l’uomo o la donna interessati a far l’amore debbano fare per sapere se il papabile partner sia vaccinato o meno: dovranno, probabilmente, comportarsi come chi osteggiano, chiedendo all’oggetto del desiderio di mostrare il green pass che ne certifichi la vaccinazione. Nel caso sfortunato in cui l’uomo o la donna di turno producessero il documento, la passione amorosa si spegnerebbe sul nascere, lasciando entrambi a bocca asciutta.

Ma lo sciopero del sesso non è l’unica strategia anti certificato vaccinale proposta dai noi pass. Su un altro gruppo nato su Telegram, “No green pass Liguria“, l’utente “Arieterosso” ha predisposto un vero e proprio decalogo che i rivoluzionari dovrebbero adottare per sconfiggere la dittatura. “Manuale di disobbedienza civile”, è il titolo del prontuario che ha l’obiettivo di «mettere in ginocchio il regime», ottenendo il «massimo del risultato con il minimo sforzo».

Si parte dalle “App discriminatorie”. «Scaricare tutte le app atte alla lettura del Qr code dei vari green pass e quindi mettere recensioni negative per segnalare ai vari store (Google e Apple) che queste app sono inappropriate, discriminatorie, illegali, violino i diritti civili ecc..».

E non è tutto. In questa rivoluzione 2.0, la minaccia a bar e ristoranti è quella di ricevere una recensione negativa su Tripadvisor se ai clienti viene chiesto il green pass. «Mettere recensioni negative a tutti i ristoranti e bar che richiedono il green pass – si legge al punto due – Ovviamente non specificando che il motivo della recensione è quello, ma altri motivi (es. il locale è molto sporco o il gestore è stato molto maleducato con voi, ecc…).

Arieterosso sicuramente non difetta in fantasia, se è riuscito a pensare al punto 3 del suo micidiale piano contro il sistema. Il titolo di questo capolavoro, liberamente ispirato alla “legge del taglione” è “Rotonde“: «Quando entrate in una rotonda con la vostra auto, se ci sono macchine che vogliono immettersi dalle altre arterie, iniziate a girare in tondo a vuoto (meglio al mattino quando la gente deve andare a lavorare = se non lavoro io perché non ho il green pass, allora non lavora nessuno!)». Come si faccia a distinguere l’automobilista lavoratore che si immette in una rotonda da un possibile no green pass che si immette per girare a vuoto non è dato saperlo. E’ dunque possibile che il no pass ostacoli, a sua insaputa, un altro no pass sceso in strada per il suo stesso motivo.

Punto quattro: “Stazione ferroviaria”. «Quando siete alla stazione e siete in anticipo di mezz’ora, andate in biglietteria e mettetevi in coda per chiedere informazioni al fine di comprare un eventuale biglietto che poi dopo 20 minuti che siete allo sportello deciderete alla fine di non comprare».

Punto cinque, ancora “Ristorante/Bar”. «Quando andate a prendere un caffè in un bar che vi chiede il green pass (ma questo vale anche per qualsiasi altro negozio), pagatelo con banconote di grosso taglio. In base all’articolo 693 del codice penale – è scritto nel decalogo – E’ lui che è obbligato ad avere e a darvi il resto. Se rifiuta di darvelo o di vendervi quello che desiderate, chiamate i vigili urbani o la guardia di finanza». Per attuare questo punto è necessario avere molti soldi: poco democratico, dunque.

Punto sei: “Autostrada”. «Quando siete in autostrada e a causa dei lavori in corso si viaggia su una sola corsia (e da qui si capisce che il decalogo è scritto da un ligure, ndr), siate molto prudenti e andate ad almeno 20 km/h in meno dei già assurdi limiti di velocità», scrive “Arieterosso”, che evidentemente non si fida molto della capacità di calcolo dei suoi seguaci se si sente in dovere di specificare: «Es. se il limite è di 60 km/h, voi andate allora al massimo a 40 km/h».

Punto sette: “Sciopero fiscale”. «Basta pagare tasse per alimentare il regime – si legge – Non paghiamo più imposte sui redditi, Iva, canone Rai, tasse su immobili». A chi potrebbe nutrire dei dubbi nell’attuare questo punto, magari per paura di incorrere in sanzioni pecuniari, Arieterosso dice: «Al massimo incorreremo in una ammenda e in qualche interesse, e prima che arrivi una cartella passano anni». E magari arriva il condono e lo stralcio delle cartelle, suggeriamo di aggiungere.

Punto otto: “Investimenti”. Anche questo punto sembra non essere per tutti, visto che la condizione essenziale per attuarlo, è avere tanti soldi. «Andiamo in banca – si legge – O chiamiamo il nostro consulente finanziario e ordiniamogli di vendere tutto (azioni, fondi di investimento, titoli di Stato…) e teniamo i nostri soldi in liquidità sul conto corrente. Se lo facciamo tutti insieme, questo causerà anche un calo del mercato e pertanto ci risparmiamo pure una bella perdita». Da economista fino, Arieterosso cerca di massimizzare anche i propri interessi, almeno pare leggendo questo punto, nel lottare contro il sistema. «Se non si vuole tenere i soldi sul conto corrente – aggiunge – Al massimo investirli in lingotti d’oro o sterline e, per chi è più avanzato, bitcoin».

Punto nove: “Vaccino”. Il piano è semplice, quanto “diabolico”: «Prenotiamoci tutti in massa per fare la vaccinazione con il siero magico – è scritto – Questo deve essere scongelato alcuni giorni prima dalla temperature di conservazione (-80 gradi)… e poi semplicemente non ci presentiamo o ci presentiamo ma rifiutiamo di firmare il “consenso informato”. Quelle dosi non potranno essere ricongelate (se fossero dei medici onesti) e andranno distrutte».

L’ultimo punto, il decimo, è nuovamente dedicato alla finanza (e al non senso). «Ritiriamo i nostri risparmi in contatti dalle banche andando allo sportello o al bancomat… Ma bisogna farlo tutti insieme, mettendoci in coda davanti alle banche. Se esauriscono il contante, chiamiamo i carabinieri e facciamo verbalizzare e denunciamo. Questo preoccuperà gli altri correntisti di quella banca che correranno anche loro a richiedere indietro i loro risparmi contribuendo a far fallire la banca. Considerate che ogni 1000 euro che ritirate in contanti, quella banca deve smobilizzare 100.000 euro di attività (azioni, titoli di Stato, immobili…) che detiene solo grazie al debito (il patrimonio di una banca è solo una piccolissima percentuale di tutte le sue attività). Se questo viene fatto in ogni banca italiana, l’intero sistema bancario crolla nel giro di 48 ore e Draghi (ex governatore della Banca Centrale Europea) è sputtanato e deve dimettersi».

 

 

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