Casa Serena, possibile esercizio abusivo di MyHome. Chieste le dimissioni di Pireri

6 ottobre 2021 | 21:39
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Le opposizioni nel consiglio comunale monotematico: «Disastro completo della maggioranza». La relazione del segretario generale

Sanremo. «Abbiamo scoperto che le fatture relative alle rette di Casa Serena vengono emesse dalla cooperativa EuroAssistance e non dalla società MyHome, aggiudicataria dell’alienazione della Rsa di Poggio. Questo potrebbe configurarsi come esercizio abusivo dell’attività di casa di riposo. Fatto grave che abbiamo provveduto a segnalare prontamente ad Alisa». A dichiararlo è stato il segretario generale di Palazzo Bellevue Stefania Caviglia nel corso del consiglio comunale monotematico sulla ex residenza pubblica per anziani. Il secondo nell’arco di pochi giorni richiesto dalle opposizioni.

La notizia è emersa sul finire della relazione tecnica che il segretario capo del municipio ha reso in apertura del confronto di questa sera. Un confronto duro, che ha visto le opposizioni andare all’attacco della maggioranza, arrivando a bollare la gestione della pratica come «catastrofica» e a chiedere le dimissioni del vicesindaco e assessore Costanza Pireri. A volere il passo indietro della responsabile dei Servizi Sociali è l’intera opposizione consigliare formata da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Liguria Popolare e Movimento 5 Stelle.

Pronta la replica del sindaco Biancheri alla richiesta di dimissioni: «Se la vendita di Casa Serna con il rent to buy non si fosse conclusa ci saremmo trovati, oggi, con grosse difficoltà nella chiusura del bilancio. A livello finanziario, con la revoca, torniamo in una situazione difficile che non vuole essere una scusante: c’è stata fretta da parte dell’amministrazione su questa pratica. Una fretta dovuta all’esigenza di trovare risorse per i tanti investimenti necessari sulla città. La colpa mia e dell’assessore è stata che dovevamo capire meglio il soggetto che ci si è parato davanti? Forse. Il nodo è la venuta meno della fiducia nei confronti del responsabile di MyHome che un giorno dice una cosa, l’altro firma degli accordi e il giorno dopo li smentisce. Questo è il momento più difficile dei miei sette anni da sindaco».

E infine la parola alla diretta interessata: «Per quanto attiene al discorso su come mai siamo arrivati a questa situazione ci tengo a precisare che la decisione di vendere Casa Serena è stata presa da tutta la giunta. La procedura portata avanti non è stata seguita solo da me ma da tutta la maggioranza e in particolare dall’ex segretario comunale che aveva avocato a se gran parte delle competenze. Rispetto alla sfiducia avanzata dalle opposizioni? Nel mio intimo ho operato con il massimo impegno nell’interesse sempre del cittadino, non certo per scopi personali. Inettitudine? Incapacità? Sono semplicemente orgogliosa di quello che ho fatto. I miei sonni sono tranquilli», ha spiegato l’assessore Pireri.

La relazione del segretario comunale. «Il provvedimento di revoca del 2 ottobre scorso, a mia firma, è stato motivato sulla base delle circostanze relative al rispetto degli standard minimi previsti dalla normativa regionale in relazione all’assistenza: parliamo di insufficienza dei turni dei fisioterapisti, della tracciabilità delle diete e di una serie di altre carenze rilevate dall’Asl1 nei vari sopralluoghi effettuati a Casa Serena dall’avvento del privato.

Nel mio atto sono inseriti, tra i motivi che legittimano la revoca dell’affidamento, anche il presunto comportamento anti-sindacale della società MyHome. Denunciato dai sindacati. Ancora, la violazione dell’obbligo di riassunzione di tutti i dipendenti comunali, in quanto abbiamo accertato la mancata riassunzione di una dipendente in concedo. Inoltre, i sopralluoghi effettuati da Alisa hanno evidenziato dubbi sulla permanenza dell’accreditamento regionale. Asl1 ha già sospeso i nuovi ingressi.

Stante la qualità e la quantità di queste circostanze, è venuta meno la fiducia nell’azienda MyHome. Da qui la revoca. Vista la sospensiva concessa dal Tar, è probabile che il Comune chiederà nei prossimi giorni la revoca della sospensiva. Contestualmente ci siamo mossi per capire se c’erano gli estremi per una conciliazione tra la parte pubblica e privata. La trattativa è in corso e vedremo nei prossimi giorni se riusciremo a concludere qualcosa».

Gli interventi dai banchi della minoranza.

Daniele Ventimiglia (capogruppo della Lega). «Da un punto di vista politico-amministrativo su Casa Serena è stato fatto un disastro totale. Questo affidamento al privato è peggio della tragedia del Titatic. Una gestione nata male dall’inizio nonostante i tanti appelli dell’opposizione. Mi rivolgo alla maggioranza: cambiamo gli advisor legali che sono stati incaricati di consigliare il Comune, favorendo studi legali locali invece dei soliti uffici milanesi. Sindaco: deve decidere a chi far fare un passo indietro. La responsabilità morale per quanto accaduto sarà sempre sua, ma l’assessore Pireri dovrebbe prendere atto che siede su una bomba pronta ad esplodere».

Luca Lombardi (capogruppo Fratelli d’Italia). «Il nostro gruppo di minoranza era stato l’unico a votare contro la vendita di Casa Serena. Già in quel frangente vi erano segnali preoccupanti sulla proposta irrevocabile d’acquisto avanzata dal privato. Garanzie assenti, impossibilità di fornire un semplice Durc dei propri dipendenti, per dirne due. Anche per Fratelli d’Italia è necessario dare un segnale alla città attraverso le dimissioni dell’assessore Pireri».

Simone Baggioli (capogruppo di Forza Italia). «I colossi internazionali vengono ad investire a Sanremo nella silver economy. Il Comune, al contrario, vende uno dei suoi asset sociali più importanti. Assessore Pireri questa operazione, sbandierata come una panacea per gli ospiti di Casa Serena, si è rivelata una catastrofe e sarebbe giusto che arrivassero le sue dimissioni».

Andrea Artioli (Liguria Popolare). «Fermiamo la vendita di Casa Serena impegnando il Comune a rinunciare a questa alienazione una volta per tutte». Sul punto il consigliere Artioli ha presentato un ordine del giorno che è stato respinto dalla maggioranza.

(Nella foto la polizia oggi a Casa Serena)