Bordighera, maglietta con il fascio littorio. Parla il commerciante: «Per me solo lavoro, realizzo anche quelle con falce e martello»
«Non sapevo nulla dei fatti di sabato, condivisione della foto lo stesso giorno è un caso»
Bordighera. «Non ho fatto altro che eseguire un lavoro che mi è stato richiesto. Se un cliente mi dovesse chiedere una maglietta con la faccia di Che Guevara o con falce e martello la farei, anzi in passato ne ho già stampate». A dirlo è Fabio Muia, 44 anni, titolare della web agency “Find Italy” che realizza abbigliamento, gadget e biglietti da visita personalizzati in Arziglia a Bordighera. Il negozio è finito al centro di una querelle politica dopo che il circolo Pd di Bordighera ha denunciato la concomitanza della pubblicazione della foto di una maglietta con la scritta “Boia chi molla” a fianco di un fascio littorio e la violenza squadrista perpetrata da alcuni manifestanti vicini a Forza Nuova ai danni della sede della Cgil di Roma sabato 9 ottobre.
«Non sapevo nulla di quello che era successo alla Cgil – dichiara Muia – Io pubblico sempre le foto dei lavori che faccio, vivo di quello. Se non si tratta di foto private, per le quali rispetto ovviamente la privacy del mio cliente, pubblico il prodotto. Chi guarda la mia pagina può vedere che ci sono anche biglietti da visita di attività commerciali e altre t-shirt, pubblicate molto prima di sabato».
L’agenzia pubblicitaria non vive solo di t-shirt “politiche”: «Faccio molto altro – spiega il titolare – Dalle magliette delle squadre di calcio al merchandising di aziende private che chiedono prodotti a scopo pubblicitario. Il mio è un semplice lavoro, e forse qualcuno prima non se ne era mai accorto, ma sono cose ho sempre fatto».