Ventimiglia, maestra trasferita si rivolge ad avvocato per tornare dai suoi alunni

11 settembre 2021 | 16:02
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Ventimiglia, maestra trasferita si rivolge ad avvocato per tornare dai suoi alunni

Succede nella scuola primaria Cavour della città alta: «Ho preso questi bambini in prima elementare e ora dovrò abbandonarli. Non mi hanno dato nessuna spiegazione e la preside non mi risponde»

Ventimiglia. Una maestra di ruolo della città di confine, in servizio da 38 anni, dovrà lasciare la classe che ha seguito dalla prima alla quarta elementare, ma è decisa a non arrendersi e per questo motivo si è rivolta ad un avvocato con l’obiettivo di riuscire ad accompagnare i propri alunni in questo ultimo anno del loro percorso.

É quanto successo ad una docente che, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, ha ricevuto una chiamata dalla vicepreside che le comunicava la notizia: «È stato come un fulmine a ciel sereno», racconta l’insegnante, da sette anni in forze alla scuola primaria Cavour di Ventimiglia Alta e che ora dovrà spostarsi a Nervia.

«Ho preso questi bambini in prima elementare, è parecchio doloroso quanto sta accadendo –spiega la maestra – . Si parla tanto di bisogni e di diritti dell’infanzia, del diritto di completare con continuità didattica questo ciclo dei loro studi e della loro vita in maniera regolare e positiva, ma le cose funzionano diversamente. In questa classe, come in molte altre, ci sono dei bambini con dei bisogni speciali con cui ho stretto un rapporto, ma ora sono costretta a lasciarli».

Dietro questo provvedimento pare non si celi una reale motivazione, come spiega la stessa insegnante: «Personalmente come docente mi posso mettere in discussione, se avessi fatto qualcosa per carità, sarebbe giusto che il mio superiore mi faccia levare il posto, ma sinceramente non so proprio cosa possa essere successo. Non è giusto che però ci vada di mezzo il benessere, la tranquillità e l’equilibrio dei bambini».

La speranza della maestra è che si possa fare un passo indietro e che possa stare ancora accanto ai propri alunni: «Spero possa esserci un margine di dialogo e di riflessione, soprattutto con la preside reggente che non si trova fisicamente nella scuola, ma ad Imperia; ho provato a contattarla dopo aver ricevuto la notizia, ma non mi ha mai risposto. Non ha considerato neanche i genitori che le hanno inviato una mail con tutte le firme raccolte, documento consegnato anche in direzione».

Non solo, da quest’anno la collega di matematica con cui ha lavorato in questi quattro anni andrà in pensione: «Questa classe si troverà con docenti completamente nuovi con un assetto organizzativo diverso perché io ero l’insegnante prevalente, stavo con loro per la maggior parte del tempo, ero una figura salda e di riferimento mentre adesso avranno un’alternanza di docenti che creerà disorientamento sia nel campo dell’apprendimento sia in quello emotivo e psicologico. Si era creato veramente un bellissimo rapporto, abbiamo anche attraversato insieme il momento del lockdown e ci siamo fatti forza l’un l’altro. Purtroppo questa storia lascerà un segno e una ferita nel loro percorso scolastico, anche se penso che il nostro bel rapporto rimarrà sempre, a prescindere da come andranno le cose».