Tempesta Alex un anno dopo, manca ancora il ponte di Meosu. Aziende e residenti isolati




Coinvolto anche qualche turista straniero che lì ha la casa vacanze
Taggia. Fra pochi giorni sarà l’anniversario di una delle più distruttive catastrofi naturali che abbiano mai devastato la provincia di Imperia. E c’è qualcuno che ancora ne paga quotidianamente le conseguenze.
Il ponte di Meosu, crollato durante la tempesta Alex del 2-3 ottobre scorsi, ad oggi non è stato ancora ricostruito o sostituto e diversi residenti sono costantemente costretti a improvvisare guadi, carrucole e passerelle per varcare il torrente Argentina. Oltre a loro ci sono anche alcune aziende agricole, nonché qualche turista straniero che lì ha la casa vacanze, tutti nelle stesse condizioni.
Il ponte in questione si trovava sul confine del territorio comunale tabiese con quello di Badalucco. Da subito si era pensato di sostituirlo con un ponte militare modulare tipo “Bailey”, ma la zona dove avrebbe dovuto sorgere è considerata idrogeologicamente “rossa” e non se ne era fatto più niente. Nel luglio scorso poi, era stato approvato, da parte del Comune, un progetto per una strada alternativa passante per località Fraitusa. Qui però a mancare per adesso sono i soldi (circa 600 mila euro) e, nonostante l’impegno delle municipalità di Taggia e Badalucco, la soluzione non sembra possa arrivare nell’immediato. Intanto c’è ancora qualcuno che per lavorare o semplicemente epr tornare a casa deve guadare un torrente come in qualche landa desolata distante migliaia di chilometri dalla civiltà.