Sanremo, effettuata l’autopsia sulla donna morta soffocata a Casa Serena
L’anziana era riuscita a liberare un braccio dalle cinghie che la legavano al letto
Sanremo. E’ stata effettuata stamani, dal medico legale Sara Lo Pinto, l’autopsia sulla salma dell’anziana degente della Rsa Casa Serena di Sanremo, morta soffocata dalle cinghie di contenimento del letto, nella notte tra il 6 e il 7 settembre scorsi. La donna, infatti, era stata sottoposta a procedura di contenzione dopo una serie di cadute, che le avevano provocato anche diverse fratture.
Secondo quanto emerso, l’anziana, molto esile di corporatura, sarebbe riuscita a liberare un braccio dalla cintura che la assicurava al letto e, nel girarsi, sarebbe caduta sul pavimento, restando soffocata dalla corda che legava il secondo braccio alla sponda del letto.
A denunciare l’accaduto sono stati alcuni parenti dell’anziana vittima. Dopo i primi accertamenti, la Procura di Imperia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: due, al momento, i nomi iscritti nel registro degli indagati. A coordinare l’inchiesta, che ha l’obiettivo di verificare che non siano state commesse negligenze nelle procedure di contenzione, sono il sostituto procuratore Enrico Cinnella Della Porta e il procuratore capo Alberto Lari.
Stando a quanto si apprende, la donna era stata sottoposta a misura di contenzione perché caduta dal letto almeno diciotto volte, finendo almeno due volte in ospedale per la frattura di un polso e del femore. In un primo tempo il personale avrebbe cercato di ovviare a questo inconveniente attraverso una sedazione farmacologica, ma visto che in questa maniera le condizioni fisiche della donna avrebbero potuto risentirne è stato deciso di utilizzare la contenzione, con provvedimento fino al prossimo 10 ottobre.