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Rivieracqua, udienza per la revoca del concordato: la Procura risponde presente

Il 14 di settembre il Cda guidato da Gian Alberto Mangiante depositerà una propria memoria

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Sanremo. Ci sarà anche la Procura di Imperia, con un pubblico ministero, all’udienza prevista per martedì prossimo sulla revoca del concordato preventivo di Rivieracqua. La conferma arriva direttamente dal procuratore capo Alberto Lari. La partecipazione dei magistrati inquirenti nella prossima udienza non era da darsi per scontata, segno che la Procura vuole seguire da vicino l’evolversi della situazione legata al gestore unico provinciale del servizio idrico integrato.

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Lo scorso 3 agosto, un provvedimento del giudice delegato Silvana Oronzo aveva aperto le porte alla revoca del concordato pendente, avviato alcuni anni fa dal consiglio di amministrazione guidato dall’attuale presidente Gian Alberto Mangiante, subentrato in seguito alle dimissioni dell’avvocato e attuale assessore ai Lavori pubblici della giunta Biancheri Massimo Donzella.

Il 14 agosto sarà l’occasione per il Cda di Rivieracqua di depositare una propria memoria, a cui seguiranno le indicazioni del tribunale. Le strade che si prospettano innanzi alla società in house partecipata dai Comuni sono diverse: il giudice potrebbe decidere per la revoca del concordato in corso, chiedendo contestualmente al Cda di Rivieracqua di presentare una proposta concorsuale alternativa oppure un nuovo concordato. Sull’ipotesi di una proposta alternativa, il presidente Mangiante si era dimostrato favorevole, tenuto conto delle lungaggini inconsuete che la procedura in essere ha accumulato.

La partecipazione della Procura all’udienza di mercoledì è da considerarsi fatto di non poco conto, arrivando all’interno di una sede civile e in fase prefallimentare, oltre la quale l’intervento degli inquirenti sarebbe dovuto. La conferma che palazzo di giustizia sta seguendo con attenzione le vicende di Rivieracqua arriva dalla stessa Procura che si dice interessata a conoscere e seguire l’evoluzione del quadro per poter dare un contributo anche in termine di proposte.

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