Le interviste

Prima campanella al tempo del green pass, da Ventimiglia a Imperia l’emozione del ritorno a scuola fotogallery

I genitori divisi tra favorevoli e contrari. Prevale il clima di festa per la normalità ritrovata

Ventimiglia. Tanta emozione per i ragazzi che tornano a scuola al suono della prima campanella. Per i bimbi delle elementari e gli studenti di medie e superiori oggi, nei principali plessi scolastici della città di confine, di Sanremo, di Bordighera, così come di Imperia, è il primo giorno di scuola. Ad accompagnare i più piccoli ci sono i genitori, emozionati e felici che per i loro figli sia tornato uno spiraglio di normalità. L’unico timore è che, come l’anno scorso, possano verificarsi nuove chiusure e si ritorni alla didattica a distanza: vero incubo sia per i genitori che per gli insegnanti, ma anche e soprattutto per i ragazzi privati del fondamentale momento di socialità offerto dall’ambiente scolastico.

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Sanificazione delle mani e misurazione della temperatura prima dell’ingresso a scuola in tutti gli edifici di Ventimiglia, Bordighera, Sanremo e Imperia, dove molti studenti, anche se il vaccino non è per loro obbligatorio, si sono vaccinati. Diverso il discorso per il personale scolastico che deve avere tassativamente il green pass, come previsto dalla normativa governativa. Quasi tutti sono vaccinati: a non essersi sottoposti alla vaccinazione sono solo poche persone che hanno scelto la via del tampone ogni 48 ore per non perdere il posto di lavoro.

Anche i genitori, per accedere a scuola, devono avere il green pass. E qui tornano le divisioni tra favorevoli e contrari: «Per me è giusto – dice una mamma – E’ una forma di tutela per i nostri figli». «Non lo trovo corretto – ribatte un’altra – Deve essere una libera scelta, le discriminazioni non sono giuste». «Non è una cosa giusta, stanno obbligando le persone a fare il vaccino e non va bene, la gente deve essere libera di scegliere, siamo in democrazia» – aggiunge una mamma, Nadia. «Siamo contrarie al Green pass anche se abbiamo fatto il vaccino» – dicono diverse madri all’ingresso degli istituti scolastici di Bordighera, elementari e medie. «Sono contrario al Green pass, anche se ce l’ho, ma sono favorevole all’obbligo vaccinale» – afferma, invece, un papà, Pierfrancesco.

Giuseppe Taverna nonno vigile

«I bambini sono contenti di tornare a scuola e siamo felici anche noi, speriamo finiscano l’anno in presenza» – dicono alcune mamme, Roberta, Manuela, Elisa, Laura, Alessandra ed Arianna, che questa mattina hanno compagnato i loro figli all’Istituto Comprensivo Bordighera per il primo giorno di scuola. «La scuola in presenza è tutto, soprattutto per coltivare le relazioni sociali e per imparare. I bambini, soprattutto quelli più piccoli, con la Dad non riescono. Confidiamo che le maestre siano vaccinate e speriamo che tutto vada bene» – dice un papà, Pierfrancesco. «Mi dispiace solo che i bambini debbano tenere tutti i giorni e per tante ore le mascherine in classe» – commenta un’altra mamma. «E’ molto emozionante il primo giorno di scuola, sia per i bambini che per noi genitori, soprattutto quest’anno visto che mia figlia fa la prima e mio figlio la terza» – dice una mamma, Loredana. «Speriamo che quest’anno vada bene» – aggiunge Giuseppe Taverna, il nonno vigile che accompagna, da più di 16 anni, i bambini di Bordighera a scuola – «Anche quest’anno, tutte le mattine, dobbiamo adoperare mascherine, usare i disinfettanti e misurare la temperatura per vedere se i bambini hanno la febbre. Speriamo che quest’anno non li lascino a casa».

«Il primo giorno di scuola è andato molto bene» – commenta la dirigente scolastica dell’istituto “E. Montale” a Bordighera, Antonella Costanza«I ragazzi sono entrati in maniera ordinata, gli ingressi sono stati scaglionati in due turni, il biennio alle 8 e il triennio alle 9 e poi c’erano ancora cinque minuti di sfalsamento tra ingressi dello stesso orario. I ragazzi hanno portato l’autocertificazione indicando di non avere né febbre né sintomi influenzali. Il personale è stato controllato, se aveva il Green pass, come indicato dal Ministero della Salute e quindi è andato tutto bene. I ragazzi sembrano sereni e contenti di essere tornati in presenza, penso perciò che come inizio sia andato molto bene. Le speranze sono positive, si spera di poter svolgere l’intero anno in presenza, anche se mancano ancora dei docenti, che arriveranno a breve. Al momento abbiamo un orario provvisorio, ma abbiamo voglia di fare e stiamo già programmando i progetti per il nuovo anno».

Antonella Costanza
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