«Piano d’ambito entro l’anno», Rivieracqua verso il socio privato

8 settembre 2021 | 22:38
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«Piano d’ambito entro l’anno», Rivieracqua verso il socio privato

Nel consiglio comunale l’audizione dei vertici del gestore unico provinciale alla presenza del presidente del Cda Gian Alberto Mangiante. Le opposizioni chiedono una commissione speciale

Sanremo. «Conto di portare in autunno, al più tardi entro la fine dell’anno, il piano d’ambito di Rivieracqua con la previsione della scelta del partner privato», ad annunciarlo è il commissario ad acta Gaia Checcucci nel corso del consiglio comunale monotematico su Rivieracqua che si è tenuto questa sera e a cui la stessa Checcucci ha partecipato in videoconferenza come richiesto dalle opposizioni consiliari.

Il piano d’ambito in fase di definizione rappresenta il cuore della futura gestione del servizio idrico integrato. Nell’ultima versione approvata dalla Provincia erano previsti investimenti sulle reti in 20 anni nell’ordine dei 450 milioni di euro. Dopo il confronto di inizio seduta tra maggioranza e opposizione su Casa Serena, il parlamentino matuziano si è soffermato ad analizzare la situazione del gestore unico provinciale dell’acqua, alla presenza del presidente del Cda Gian Alberto Mangiante.

«L’ingresso del socio privato sarà nei termini previsti dalla legge, ovvero con una partecipazione di minoranza oscillante tra il 30 e il 45% del capitale sociale, – ha continuato il commissario nominato dal presidente Toti. Sto cercando di mettere la società nelle condizioni di soddisfare i suoi creditori al 90%. Per arrivare a centrare questo obiettivo è stato fondamentale rivedere i valori di indennizzo di Aiga e Amat approvati dalla Provincia di Imperia, oggi dimezzati». Una compensazione dovuta – ha aggiunto il commissario – alla luce del caso del costo dell’acqua per la fornitura al dianese che Rivieracqua ha riconosciuto per anni ad Amat, quando la prima avrebbe potuto acquistare la risorsa idrica direttamente da Amaie a prezzi notevolmente inferiori. Uno “scandalo” denunciato da alcuni sindaci costato al gestore unico svariati milioni di euro.

«All’approvazione del piano d’ambito, sentita la conferenza dei sindaci a cui spettano le decisioni politiche, darò corso alla gara per la ricerca del partner privato», ha confermato Checcucci, soffermandosi poi sul tanto discusso decreto di revoca del concordato firmato dal giudice delegato Silvana Oronzo lo scorso 3 agosto. «E’ stato un campanello di allarme riguardante un concordato basato su presupposti che sono stati superati: il subentro delle gestioni cessate, i valori residui non calcolati. Credo che in occasione dell’assemblea dei creditori potremo dimostrare che ci sono i numeri per poter andare avanti, chiaramente con il privato dentro. Non contano le mie opinioni personali sull’argomento: il privato serve per apportare liquidità utile agli investimenti e know how».

Poi la parola al presidente Mangiante: «Rivieracqua deve trasformarsi perché così com’è è una società elefantiaca sotto il profilo della gestione. Su questo il sindaco di Imperia ha ragione. La trasformazione avverrà con il passaggio dal modello in house in società per azioni. Stiamo valutando con interesse le più recenti novità normative sulle procedure negoziate come alternativa al deposito di una nuova proposta concordataria.

Quando il giudice apre le porte alla revoca del concordato pendente e parla di azioni di responsabilità, a mio giudizio, prende un palo. Il Cda ha già convocato una prossima assemblea dei soci e conferenza dei sindaci sul cui tavolo metteremo i pareri legali relativi alle possibilità di riuscire in un’azione del genere nei confronti dei precedenti amministratori di Rivieracqua (tra cui figura l’attuale assessore ai Lavori pubblici della giunta Biancheri Massimo Donzella, assente). I termini per esprimersi positivamente sono ancora validi, la scelta spetta all’assemblea dei sindaci. Anticipo che i pareri richiesti sono fortemente dubitativi sulla sussistenza dei presupposti per agire».

Il consiglio si è concluso con la richiesta delle opposizioni di costituire una commissione speciale per approfondire l’argomento Rivieracqua e coinvolgimento del Comune di Sanremo nelle fasi giudiziarie in corso. Proposta che verrà discussa in un prossimo confronto tra maggioranza e minoranza.