Lo Spazio Vuoto pronto per tornare a riempirsi
Dopo la chiusura forzata, un ricco cartellone per gli appassionati di teatro
Imperia.Livia Carli e Gianni Oliveri, anfitrioni del teatro Lo Spazio Vuoto, da 12 anni ormai importante punto di riferimento dell’arte e della cultura a Imperia e provincia (è stato inaugurato nell’ottobre 2009), hanno espresso il loro entusiasmo per la riapertura al pubblico <<Come tutti gli operatori del settore dello spettacolo abbiamo subito fortemente questo periodo di fermo, ma non ci siamo mai persi d’animo e abbiamo approfittato del tempo a disposizione per pensare a tante nuove produzioni che, finalmente e con piacere, potremo presentare a breve ai nostri affezionati appassionati di teatro>>.
La stagione teatrale, presentata con il supporto di Francesco Basso e Federica Siri, intitolata T: Come teatro, prenderà il via il 15 ottobre e terminerà il 6 febbraio, in attesa di poter riempire la sala completamente e non solo all’80% come ora prescritto, quindi con una accessibilità per soli 30 posti a sedere; ben quattordici, però, gli appuntamenti, tra debutti e repliche.
Il primo spettacolo, alle 21,15 del 15 e 16 ottobre, sarà Cca’ nisciuno e’ fisso con Francesca Puglisi per la regia di Alessandra Faiella; il 23 e 24 ottobre alle 21,15 e domenica 24 alle 17, torna Marcovaldo, ovvero le stagioni in città, spettacolo per bambini, ma non solo, per la produzione Lo Spazio Vuoto con Livia Carli, Gianni Oliveri, Federica Siri e Marco Parodi; due atti unici di Aldo Nicolaj per Sirene e Di mamma ce n’è una sola il 5 e 6 novembre alle 21,15 e domenica 7 novembre alle 17, una produzione Lo Spazio Vuoto interpretata dagli allievi del Laboratorio Teatrale.
Si proseguirà nel mese di novembre con due monologhi di Alan Bennet, Una patatina nello zucchero e La sua grande occasione, il 20 novembre alle 21,15 e il 21 novembre alle 17; il 25, sempre alle 21,15, un’importante lettura scenica tratta dal libro di Dacia Maraini ‘Passi affrettati’, contro la violenza sulle donne, con Livia Carli, Gianni Oliveri e Federica Siri. A dicembre, il 7 alle 21,15 e l’8 alle 17, Holy Boobs, un dramma clownesco di e con Serena Vergari per la regia del compagno e socio Paolo Gargiulo: uno spettacolo programmato nel precedente cartellone e mai andato in scena per il sopravvento del Covid e ora riproposto con piacere dal teatro.
Il 2022 si aprirà il 14 e 15 gennaio alle 21,15 e domenica 16 gennaio alle 17, ancora con due atti unici di Nicolaj, Un posticino tranquillo e Il belvedere. Protagonisti, anche in questo caso, cinque allievi/artisti dei laboratori de Lo Spazio Vuoto; Un letto fra le lenticchie e La sua grande occasione, di nuovo da Alan Bennet, saranno di scena il 22 gennaio alle 21,15 e il 23 gennaio alle 17. Il 27 gennaio, nella Giornata della Memoria, che ogni anno Carli e Oliveri tengono a celebrare, gli attori e produttori de Lo Spazio porteranno sul palco struggenti letture, canti e poesie dai campi di concentramento con brani tratti da Il canto del popolo ebraico massacrato di Ytzhak Katzenelson e dagli scritti di Ilse Weber.
Un letto fra le lenticchie e Una patatina nello zucchero, ancora per Alan Bennet, chiuderà la stagione (per ora…in attesa delle nuove norme) il 5 febbraio alle 21,15 e il 6 febbraio alle 17: tutti gli spettacoli tratti da Bennet avranno come colonna sonora brani dei Talking Heads, dal titolo del sette monologhi totali dei quali Lo Spazio Vuoto ne ha scelti tre per questa stagione.
<<Molti sono gli spettacoli domenicali in matinée alle 17 perchè tanti nostri frequentatori, anche di una certa età, preferiscono questo orario per evitare di uscire la sera d’inverno con il freddo e il buio e anche per noi è un’ottima occasione per offrire qualcosa di diverso. Inolte, a parte due spettacoli che costeranno € 16,00, considerato il periodi di crisi un po’ per tutti non abbiamo previsto abbonamenti e mantenuto un ingresso (con greenpass) a € 12,00 per tutti>>.
Lo Spazio Vuoto, che prende il nome da Peter Brook e dalla sua definizione della dimensione unica in cui attori e registi sono i principi e gli artisti della messinscena ed è rappresentato dal suo logo, ha creato per questa presentazione un simpatico gadget: una rossa e gustosa ciambella, copia perfetta del simbolo di legno che accoglie il pubblico all’ingresso del teatro.
Uno spazio vuoto per tanti mesi, ma che ora tornerà a vibrare d’arte e riempirsi di spettatori…
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