Il Panathlon Club Imperia-Sanremo rende omaggio al Circolo Scacchistico Imperiese

20 settembre 2021 | 09:49
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Il Panathlon Club Imperia-Sanremo rende omaggio al Circolo Scacchistico Imperiese
Il Panathlon Club Imperia-Sanremo rende omaggio al Circolo Scacchistico Imperiese
Il Panathlon Club Imperia-Sanremo rende omaggio al Circolo Scacchistico Imperiese

Per la sua longevità e per aver creato la manifestazione denominata “Festival Internazionale Scacchistico Imperiese”

Imperia. Il Panathlon Club Imperia-Sanremo, nella cornice suggestiva del ristorante “ Da Lucio” a Imperia, ha voluto rendere omaggio al Circolo Scacchistico Imperiese per la sua longevità e per aver creato la manifestazione denominata “Festival Internazionale Scacchistico Imperiese”.

Il presidente Angelo Masin ha salutato e ringraziato gli ospiti: il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, più volte Ministro della Repubblica e attualmente vice presidente dell’Anci accompagnato dalla figlia Lucia, l’ex sindaco di Imperia Giovanni Barbagallo, presidente del sodalizio dal 1997, e il vice presidente Antonino Faraci, relatori della serata.

Il presidente ha presentato il “Circolo Scacchistico Imperiese” dicendo che nacque nell’immediato dopoguerra nel 1946 grazie ad alcuni appassionati, veri pionieri dello scacchismo locale. La sede era nelle ampie sale del Caffe-Pasticceria “Vittoria” di Porto Maurizio dove si assisteva a interminabili sfide pomeridiane e serali tra i soci. La vita agonistica si fondava soprattutto su un campionato sociale che si giocava di solito il sabato sera e la domenica mattina. Nel 1959 nacque il “Festival Internazionale Scacchistico Imperiese” che mutò profondamente la vita del circolo e che negli anni 1974, 1975 e 1976 conobbe il record di partecipazione. Il Festival Scacchistico giunto quest’anno alla 63° edizione è la più longeva manifestazione scacchistica d’Italia e la seconda in Europa, e la Federazione Scacchistica Internazionale l’ha inserito tra le manifestazioni meritevole di un sostegno. Una manifestazione che non ha eguali al mondo e che l’odierna edizione vede un buon numero di iscritti divisi in tre tornei.

Il presidente ha proseguito ringraziando l’onorevole Claudio Scajola, sindaco di Imperia, per aver accettato l’invito, ma soprattutto per tutto quello che ha fatto e che sta facendo, con grande convinzione e determinazione, a favore dello sport. Ricorda: «la piscina di Imperia che lo scorso anno è stata completamente restaurata e che negli anni passati ha ospitato, per parecchie edizioni, i Campionati Italiani Giovanili di Nuoto e alcune Tappe della Coppa del Mondo di Nuoto, il campo di atletica leggera restaurato, quest’anno, con soluzioni impiantistiche all’avanguardia, il Feristerio ed il Palazzetto dello Sport dove da qualche anno si disputa il Torneo Internazionale di Scacchi e altre manifestazioni di primaria importanza. Lo ringrazia inoltre perché oltre a tutti gli impianti sportivi realizzati ha voluto con fermezza e determinazione, dopo un anno di transizione dovuto al Covid, che ripartisse la straordinaria manifestazione delle “Vele d’Epoca”».

Il sindaco ha ringraziato il Panathlon per l’ospitalità dicendo che essendo un uomo di sport ha sempre cercato di promuovere e diffondere l’etica sportiva e divulgare i valori dello sport come strumento di formazione e di crescita dei popoli. Ha cercato di realizzare impianti sportivi sicuri e gradevoli affinché i giovani potessero esprimere tutte le loro capacità e potenzialità in impianti confortevoli con istruttori competenti. Ha invitato tutti i presenti a partecipare il 24 settembre all’inaugurazione del restaurato campo di atletica leggera di Borgo Prino che vedrà la presenza del presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera Stefano Mei e degli olimpionici Luminosa Bogliolo e Davide Re. Il raduno delle “Vele d’Epoca” del prossimo anno si terrà dal 8 al 11 settembre allungando così la stagione estiva. Grazie all’evento di quest’anno per il 2022 la manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Ministero del Turismo. «Le “Vele d’Epoca” di Imperia saranno un evento nazionale nel calendario dell’ENIT che assicurerà una visione nazionale, ma soprattutto internazionale con ricadute finanziarie importanti e la possibilità di avere sponsorizzazioni notevoli. Lo sport può essere un volano per il nostro territorio che ha nel suo clima un punto di forza rispetto ad altre Regioni d’Italia, però dobbiamo tornare ad essere “La Riviera dei Fiori” una comunità coesa che deve collaborare senza più campanilismi» – afferma.

«Il Gioco degli scacchi – dice il presidente Giovanni Barbagallo è nato in India e in Cina intorno al VI secolo d.c. e giunse in Europa verso l’anno 1000. L’attuale regolamento vede però la luce nel XIX secolo. E’ uno dei giochi più popolari al mondo e può essere giocato ovunque a livello ricreativo o agonistico anche in internet o per corrispondenza. Le più importanti manifestazioni sono organizzate sotto l’egida della Fide – Federazione Internazionale degli Scacchi e da quest’anno anche il Festival Internazionale Scacchistico Imperiese si fregia del contributo della Fide. Per il loro simbolismo gli scacchi sono il gioco più significativo, poiché come i Tarocchi rappresentano gli elementi sia della vita che della filosofia. Era il gioco preferito dai sovrani. La scacchiera composta di 64 caselle quadrate e alternate di colore bianco e nero simboleggia: il pavimento della Casa dei Misteri, la bandiera dei templari e uno più propriamente esoterico nel caso della scacchiera dipinta al centro dei templi massonici. Il Re Bianco è Ormuz ed il Re Nero è Ahriman e sul piano del cosmo rappresenta la grande guerra tra luce e oscurità, combattuta attraverso tutte le età. Sulla scacchiera si muovono 32 pezzi di cui 16 bianchi e 16 neri che si muovono in modo diverso. Della costituzione filosofica dell’uomo i re rappresentano lo spirito, le regine la mente, gli alfieri le emozioni, i cavalli la vitalità le torri il corpo fisico. I pezzi schierati dalla parte del re sono positivi, quelli dalla parte della regina negativi; le pedine sono gli impulsi sensori e le facoltà percettive, ossia le otto parti dell’anima. Il re bianco è l’io e i suoi veicoli o corpi, il re nero il non-io o falso ego e le sue forze. Gli scacchi, con il loro svilupparsi in battaglia e il ritornare al termine di tutti i possibili sviluppi al punto di partenza, simboleggiano i cicli cosmici. Il gioco degli scacchi è alquanto complesso e il numero di partite diverse che si possono giocare sono infinite. Il gioco è fatto di tattica che consiste nello studio di azioni a breve termine, ovvero sufficientemente breve da poter essere calcolate in anticipo da un giocatore, e di strategia che consiste in una visione di più ampio respiro della posizione, stabilendo obiettivi a lungo termine e pianificando il modo per ottenerli. Negli anni ’70 vi fu un vero boom nazionale degli scacchi sulla spinta dell’eccezionale rilievo dato dalla stampa e dalla tv e fu gettato il seme per uno sviluppo nazionale che ancor oggi non si è spento. Il boom interessò anche il circolo Imperiese, facendo nascere un numero insperato di giovani promesse. Con l’avvento di internet si può giocare con giocatori di tutte le parti del mondo in tempo reale. Ogni tre anni sono organizzati i campionati del mondo sotto l’egida della Fide.

Il presidente lascia la parola al vice Antonino Faraci che illustra come nacque l’idea di organizzare un Festival Internazionale che nacque nel 1959. Il circolo contava allora 83 soci ed il festival mutò profondamente la vita del circolo. Tutto cambiò sparirono i tradizionali e bellissimi tavolini e si moltiplicarono gli orologi da torneo. I partecipanti alla prima edizione furono n. 46 tra cui il campione italiano. Imperia entrava così a far parte dell’elite dei tornei scacchistici d’Italia, ma nessuno avrebbe mai immaginato un futuro così continuo e prestigioso. Dalla prima edizione del 1959 la vita del club s’identifica col “Festival Internazionale”. I primi tornei si disputarono nel salone del Caffè Vittoria per poi spostarsi nell’ampia e luminosa palestra dell’Istituto Tecnico Ruffini e ultimamente nel Palazzetto dello Sport. In occasione della X edizione del Festival furono stampate cartoline speciali del Festival col simbolo di Imperia e appositi annulli postali celebrativi delle Poste Italiane che andarono a ruba. Fu uno strumento che valse per vari anni a diffondere il nome di Imperia e del suo festival in tutto il mondo. A fianco di questa iniziativa fu organizzata una mostra di francobolli a tema scacchistico. Nel 1986 fu realizzato il 1° concorso nazionale di pittura a tema scacchistico. Illustri critici furono chiamati a designare il vincitore e i quadri sono tuttora visibili nella sede del circolo».

Il presidente Angelo Masin ringrazia gli oratori «per l’esauriente e coinvolgente relazione complimentandosi col presidente ed il vice per la particolare cura al settore giovanile grazie all’opera instancabile degli istruttori. Conclude complimentandosi con il Circolo Scacchistico Imperiese per la longevità del festival e per la sua importanza, dicendo che il gioco degli scacchi non deflette di fronte alla miriade di giochi moderni, tecnologicamente perfetti, ma privi di quel fascino che solo gli scacchi sono capaci di emanare. La serata si conclude con la distribuzione dei doni ed i saluti finali».