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Green Pass, referendum sull’eutanasia ed educazione affettiva e sessuale al centro del Consiglio regionale

21 settembre 2021 | 14:36
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Green Pass, referendum sull’eutanasia ed educazione affettiva e sessuale al centro del Consiglio regionale

Affrontati diversi temi

Genova. Si è svolta oggi una seduta del Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Minuto di silenzio per ricordare l’ultima vittima degli incidenti sul lavoro
Questa mattina, in apertura di seduta, il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha ricordato l’operaio edile morto la scorsa settimana a Genova. «Dobbiamo ribadire una netta presa di posizione contro il perpetuarsi di una strage non più tollerabile perché anche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro si misura la civiltà di un paese. L’ultimo incidente – ha dichiarato – è costato la vita a Davide D’Aprile». Il presidente ha sottolineato
la necessità di un «sempre maggiore e più capillare impegno sia sul fronte della formazione di aziende e lavoratori che su quello degli indispensabili controlli» e ha espresso alla famiglia il profondo cordoglio e la vicinanza dell’Assemblea.

Accesso in aula con il Green Pass
Rispondendo ad una richiesta del consigliere Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) relativamente all’accesso in aula dei consiglieri regionali con il green pass, il presidente dell’Assemblea legislativa Gianmarco Medusei ha spiegato che, una volta a disposizione il testo del decreto ministeriale appena varato che regola la materia, verrà convocato l’Ufficio di presidenza del Consiglio e la Conferenza dei capigruppo per valutare le misure da assumere. Medusei ha ribadito in aula la propria convinzione personale che non ci debbano essere deroghe per i politici rispetto all’obbligatorietà del green pass.

Consenso informato alle famiglie su educazione affettiva e sessuale
Con 12 voti a favore (Maggioranza) e 12 contrari è stata respinta la mozione 30, presentata da Stefano Balleari (FdI), e sottoscritta dai colleghi del gruppo, che impegnava la giunta ad adoperarsi affinché venissero rispettate le esigenze degli studenti e delle famiglie, secondo le direttive stabilite dalla Legge e dal Ministero, per la richiesta del “consenso informato preventivo” da parte dei genitori (in caso di alunni minorenni) e degli studenti (qualora maggiorenni) con facoltà di astensione da quelle attività di ampliamento dell’offerta formativa inerenti a temi sensibili e delicati come l’educazione affettiva e sessuale. Il documento, inoltre chiedeva l’offerta di attività alternative per gli scolari o studenti per i quali i genitori chiedono l’esonero. Nel dibattito sono intervenuti anche Sauro Manucci (FdI), l’assessore alla scuola Ilaria Cavo, Luca Garibaldi, Davide Natale, Roberto Arboscello e Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno), Selena Candia e Ferruccio Sansa del gruppo Lista Ferruccio Sansa Presidente, Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente), Fabio Tosi (Mov5Stelle) e Claudio Muzio (FI).

Dibattito sulla Proposta di referendum sull’eutanasia
Durante la seduta del mattino è iniziato il dibattito sulla Proposta di deliberazione 20 (Fabio Tosi, Paolo Ugolini, Giovanni Battista Pastorino): Richiesta di referendum abrogativo delle disposizioni dell’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente) limitatamente alle parole “la reclusione da sei a quindici anni”. Nella discussione, oltre ai proponenti, sono intervenuti Alessandro Bozzano e Chiara Cerri del gruppo Cambiamo con Toti presidente, Roberto Centi e Ferruccio Sansa del gruppo Lista Ferruccio Sansa Presidente, Claudio Muzio (FI), Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) e Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno).

Inserire la Maculopatia nei LEA
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Stefano Balleari (FdI) e Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini), e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta a porre in essere tutte le azioni necessarie e a farsi promotrice presso il Governo, in sede di Conferenza delle Regioni, affinché la maculopatia sia inserita nei LEA. Nel documento si rileva che la maculopatia senile e miopica è la principale causa di cecità riconosciuta delle attuali disposizioni normative e che questa patologia colpisce soprattutto la popolazione di età superiore ai 50 anni.