Evento di beneficenza “Sanremo Insieme”, raccolti beni di prima necessità e fondi per i rifugiati afghani

16 settembre 2021 | 12:09
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Evento di beneficenza “Sanremo Insieme”, raccolti beni di prima necessità e fondi per i rifugiati afghani

Iniziativa dei ragazzi di Sanremo, dell’associazione A.N.F.F.A.S., dell’associazione sportiva Sanremo Calcio, del Centro di Solidarietà l’Ancora e della Croce Rossa Italiana

Sanremo ha preso il suo posto nel panorama attuale. I rifugiati costretti ad abbandonare il proprio paese: gli afghani vengono accolti presso la Base Logistico Addestrativa di Sanremo. Di fronte a cotanto orrore si può prendere la decisione di fare qualcosa. Nasce così l’evento di beneficenza “Sanremo Insieme”.

Sanremo Insieme ha all’interno ragazzi di Sanremo, l’associazione A.N.F.F.A.S., l’associazione sportiva Sanremo Calcio, il Centro di Solidarietà l’Ancora, la Croce Rossa Italiana.

Evento di beneficenza “Sanremo Insieme”

«Tutti insieme abbiamo pensato, ideato, progettato, realizzato l’evento di beneficenza che ha avuto luogo domenica 12 settembre a Pian di Poma. L’obiettivo è stato quello di raccogliere beni di prima necessità e fondi per i rifugiati provenienti dall’Afghanistan, ma non solo: Sanremo Insieme ha voluto rendere i cittadini partecipi e sensibilizzarli, perché quello che sta succedendo in Afghanistan non deve restare inascoltato. Cosicché il fuoco dell’evento è rappresentato dalla testimonianza di uno dei rifugiati, direttore della testata giornalistica “Roushd News Agency” e dirigente di un’università. Ciò che racconta è agghiacciante, fortunatamente gli occhi di noi cittadini italiani non hanno mai visto quello che hanno visto queste persone, le nostre orecchie non hanno mai udito suoni simili, nemmeno la nostra pelle ha mai percepito le stesse loro sensazioni: paura, mancanza di sicurezza, sconforto ma anche speranza» – dicono gli organizzatori.

«Non credevo che il governo potesse cadere da un giorno all’altro. In appena due settimane i talebani hanno preso il controllo. La popolazione Afghana è molto preoccupata: tutti ricordano quando i talebani governarono per 5 anni dal 1996 al 2001. Quello fu un governo senza alcun rispetto per i diritti umani, per i diritti delle donne e totalmente non democratico; donne e minoranze etniche venivano considerate schiavitù. Era stata oppressa anche la libertà di opinione e di espressione» – racconta il rifugiato e aggiunge che nel 1996, quando i talebani salirono al potere lui aveva circa 17 anni ed era obbligato a portare il copricapo e a tenere la barba, le donne non potevano uscire da sole ma solo accompagnate da un membro maschile della famiglia.

La testimonianza è stata raccolta grazie all’autorizzazione del colonello Enrico Ciucci che ha definito «l’impegno dei giovani “lodevole”» da uno di noi assieme al mediatore culturale della Croce Rossa Sanremo. «Abbiamo letto le sue parole alle persone presenti ed è intervenuto anche un portavoce della comunità mussulmana di Sanremo che dice: “Secondo un mio pensiero la conoscenza dell’Islam è basata su propaganda e satira che non dà merito ma è solo critica nei confronti di questa religione. Come in ogni religione abbiamo più fazioni (sciiti e sunniti). Non voglio farvi una lezione di teologia; chiariamoci le idee, in Afganistan non c’entra nulla la religione. Quest’ultima, infatti, è spesso utilizzata come un mero pretesto. Compiere atti osceni ed atroci nel nome di Dio è sempre stato un alibi più che buono. Ma attaccare un intero paese è grave; limitare la libertà di un popolo intero, bombardamenti a non finire, persone ridotte in miseria e soprattutto scarsa igiene e sanità è inumano; di questo noi parliamo. Potrebbe essere facile manipolare dati, foto e video, ma oggi noi abbiamo raccolto la testimonianza di ciò che accade realmente e, lasciatemelo dire, siamo davanti ad un altro insuccesso del genere umano, il quale nella sua debole psiche deve trovare un cattivo e punta il dito contro una religione che, più di quanto voi possiate pensare, è simile alla vostra. Ed io sono qui solo per chiedervi di aprire la mente e informarvi prima di sparare sentenze contro persone che hanno vissuto l’inferno fatto in terra”» – fanno sapere gli organizzatori.

«L’evento ha cercato e penso che in parte sia riuscito a coinvolgere il pubblico non solo con le meravigliose, crude, vere parole che avete appena letto, ma anche attraverso la danza, il canto e le poesie. Diversi, tutti giovani e tutti di Sanremo sono stati gli artisti e gli atleti che si sono esibiti. Sanremo Insieme ha creato una cornice di intrattenimento nella quale sono intervenute le ginnaste della società Ginnastica Viridis, gli atleti di Muay Thai Sanremo, che hanno svolto una dimostrazione, la voce di Nevia ed Alessandro Cabrera, le poesie della compagnia teatrale l’Emporio della Felicità, la performance emozionante di Marika Bengala il tutto accompagnato dalle melodie di Tuttafra. Molti altri artisti aspettavano di esibirsi, tra i quali: Klodj e Jogi, ma purtroppo non è stato possibile perché il Comune di Sanremo, se pur dando il consenso all’evento di beneficenza, non ha fornito l’illuminazione e l’evento si è dovuto concludere prima del previsto in mancanza di luce. Inoltre, il Comune di Sanremo non ha nemmeno lasciato i servizi igienici aperti. Nonostante nessuna mano, Sanremo Insieme è stata una manifestazione ricca perché i giovani di Sanremo non si sono scoraggiati ma bensì sono andati avanti creando un evento magico e donando l’intero raccolto alla Croce Rossa Italiana» – affermano gli organizzatori.

«Abbiamo realizzato una lotteria nella quale hanno partecipato donando i premi moltissimi ristoranti: Byblos, La Pignese, Marco Polo, Mare Blu, Mediterranee Cucina & Mare, ed esercizi commerciali di diverso genere, come Gelateria d’Autore, SPK, Olio Roi di Badalucco, nonsolozenzero, Hype, Mood, un ingresso in SPA all’hotel Villa Sylva, l’Azienda Agricola Garino Vincenzo, e il primo premio niente poco di meno che una notte per due presso l’agriturismo La Dimora dei Re. Non solo, all’evento di Beneficenza non sono mancati food e beverage, anch’essi donati da esercizi commerciali locali. In particolare la « pappa al pomodoro » degli angeli del fango ventimigliusi dello chef Diego Pani. Civiltà, umanità e pace. Queste sono state le linee guida sulle quali Sanremo Insieme ha ricamato l’evento» – concludono.