Crisi politica a Ventimiglia, riunione nella sede della Lega con Scullino: decisione rimandata



Scullino: «Riunione dai toni civili», ma resta lo spettro della spaccatura all’interno di Forza Italia
Ventimiglia. E’ durata più di due ore e mezza, dalle 21 fino a quasi la mezzanotte, la riunione dei partiti del centrodestra con il sindaco Gaetano Scullino, convocato presso la sede della Lega in via Roma, a pochi passi dal palazzo comunale. «Una riunione che si è svolta con toni civili», commenta il sindaco al termine del vertice. Diversi i punti toccati, già espressi nei giorni scorsi dai comunicati stampa dei partiti di centrodestra: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, a seguito del passaggio (e dell’approvazione) in consiglio comunale della pratica Coop per la realizzazione di una media struttura di vendita alle Logge. Il “sì” del sindaco a una pratica fortemente osteggiata dalla Lega è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando a galla una serie di tensioni accumulate tra i partiti di maggioranza e Scullino.
All’incontro erano presenti Flavio Di Muro, deputato della Lega, il vicesindaco Simone Bertolucci (segretario cittadino del Carroccio), Paolo Strescino (segretario Fratelli d’Italia) e Franco Ventrella (segretario Forza Italia). Se nell’incontro i toni sono stati “civili”, come dichiarato da Scullino, la velocità con cui Ventrella ha lasciato la sede della Lega, mentre gli altri sono rimasti a parlare cordialmente davanti al portone, lascia intendere che qualche problema ancora ci sia. Tra Scullino e Ventrella i toni sono stati sprezzanti, complice la spaccatura interna del partito, rappresentato in consiglio comunale dal capogruppo Cristina d’Andrea e in giunta dall’assessore al Commercio Matteo De Villa, spesso in contrasto con la loro stessa segreteria di partito. Come sulla spinosa pratica Coop, quando a votare “sì” non fu solo Scullino, ma anche i due eletti di Forza Italia, mentre solo poche ore prima Ventrella aveva diffuso una nota stampa in cui dichiarava la contrarietà del partito alla Coop.
Non è dunque solo un’ipotesi quella che il segretario cittadino chieda la testa degli eletti di Forza Italia, da rimpiazzare con qualche altro nome più allineato al partito. Una decisione che potrebbe portare gli azzurri a sedersi tra le fila dell’opposizione, spaccando il centrodestra che, invece, era andato unito al voto sostenendo Scullino sindaco.
Nel corso della lunga riunione ciascun esponente ha formulato le proprie richieste. Ora i segretari cittadini convocheranno i rispettivi eletti per fare il punto, prima di pronunciarsi sulla possibilità, o meno, di continuare il percorso amministrativo. La decisione, dunque, è rimandata a settembre.