Completamento Aurelia Bis a Sanremo, Paita ­«Coinvolgere concessionari rete autostradale ligure»

6 settembre 2021 | 15:28
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Oggi, l’onorevole di Italia Viva, era in visita istituzionale a Palazzo Bellevue

­Sanremo. ­«Coinvolgere i privati, i concessionari della rete autostradale ligure, nel progetto e nel finanziamento per il completamento dell’Aurelia Bis». E’ questo, in estrema sintesi, uno dei desiderata dell’onorevole di Italia Viva Raffaella Paita, oggi in visita istituzionale, quale membro della commissione parlamentare sui Trasporti, a Palazzo Bellevue. Si parla di quei tre chilometri che mancano tra Sanremo Centro e Pian di Poma, previsti da decenni ma mai realizzati.

Oggi, nel municipio matuziano, ha incontrato il sindaco Alberto Biancheri, quello di Taggia Mario Conio, di Ospedaletti Daniele Cimiotti, l’assessore sanremese Massimo Donzella, membri di maggioranza e opposizione. Il primo cittadino tabiese, tra gli altri argomenti, ha toccato anche quello del progetto per il nuovo ospedale unico da realizzarsi nel territorio comunale di sua competenza. Secondo Conio, ma è stata opinione di tutti, senza una rete stradale efficiente, il plesso ospedaliero, partirebbe perlomeno azzoppato.

«Il completamento dell’Aurelia Bis è strategico per il nostro territorio – spiega Donzella- e l’onorevole Paita si è battuta in commissione ministeriale perché i lavori della strada venissero inseriti nel prossimo decreto». L’assessore dice anche che anche che l’opera costerà circa 200 milioni di euro. Biancheri auspica ad una sinergia tra Governo ed enti locali. E proprio il sindaco sanremese, nelle parole della Paita, sarebbe stato uno dei maggiori promotori a Roma del completamento.

L’INTERVISTA A RAFFAELLA PAITA

Aurelia Bis. «Opera che è stata realizzata, ma a cui  mancano 3,1 km. E’ inimmaginabile che in un Paese si lasci un’opera incompleta per così tanti anni. Io avevo lavorato, da assessore regionale, alla definizione di uno studio di fattibilità, purtroppo non c’è stato un lavoro successivo per consolidare quel progetto, però oggi dobbiamo guardare avanti senza polemiche. Abbiamo lavorato per inserire un impegno affinché nel prossimo decreto opere con i commissari ci sia anche questa, ma naturalmente perché questo impegno divenga realtà bisogna fare dei passi in avanti nella progettazione e qui servono due cose: la prima che il ministro Giovannini si prenda in carico il tema. Gli parlerò domani, abbiamo un incontro, credo che sia mio dovere rappresentargli un’esigenza corale di questa realtà voluta da tutti i sindaci trasversalmente e soprattutto portata avanti dal sindaco Alberto Biancheri che è stato un pungolo costante in questo periodo. L’altra questione è che la Regione deve lavorare invece come organo superiore a una tessitura del tracciato, affinché quando si passerà alla fase di progettazione ci sia una opinione consolidata del territorio. Quindi tutti i soggetti istituzionali devono fare la loro parte: il parlamento ha inserito l’impegno, il governo deve dare una mano perché Anas prenda in carico la questione, la Regione deve lavorare perché quando si progetta l’opera ci sia un’opinione più possibile condivisa tra i territori per non fare poi successivamente dei passi indietro rispetto all’obiettivo che ci siamo dati. Questo è il senso di oggi, naturalmente poi c’è un problema più generale che riguarda la progettazione di tutta l’infrastruttura dalla frontiera fino a Sanremo e poi c’è la buona notizia che invece Imperia è stata già inserita, perché c’era già la progettazione, nello schema di decreto del governo Draghi. Questo Draghi sta facendo cose buone anche per il territorio ligure. Un grande presidente del consiglio che sta dando un contributo fondamentale al Paese in un momento difficilissimo e che ha anche compreso a pieno il fatto che questo territorio ha bisogno di una svolta infrastrutturale».

Coinvolgimento privati, concessionari della rete autostradale ligure: «Questo è un punto che a me sta molto a cuore, perché quando noi abbiamo studiato il progetto di fattibilità già immaginavamo che i soggetti concessionari dovessero essere coinvolti nel finanziamento di queste opere, perché i soggetti concessionari hanno svolto i lavori di messa in sicurezza delle gallerie con grande ritardo. Le autostrade, naturalmente qui parlo in generale dei soggetti concessionari, non mi riferisco specificatamente ad uno, sono oggetto di ingorgo e anche di notevoli problemi di sicurezza nel transito per queste ragioni, quindi che facciano la loro parte per migliorare la viabilità di questo territorio penso che sia un dovere».