Casa Serena nel mirino di Alisa, di nuovo a rischio l’accreditamento regionale
Carenza di infermieri, contratti di lavoro assenti. Asl1 e Ispettorato del lavoro passano al setaccio la residenza protetta
Sanremo. “Blitz” di Alisa e Ispettorato del lavoro a Casa Serena, la residenza protetta per anziani di Poggio rischia un nuovo blocco dei ricoveri dei pazienti con il posto letto accreditato. E’ questo il provvedimento più temuto che potrebbe essere comminato dalla Regione all’esito dei controlli effettuati questa mattina dai vertici provinciali dell’Asl1 Imperiese. L’ultima sospensione era scattata a metà del mese di giugno.
Stando a quanto si apprende, nel corso del sopralluogo compiuto dal pool di medici e dirigenti dell’azienda sanitaria locale, degli ispettori del lavoro e dell’assistente sociale del Comune di Sanremo, sono emerse gravi irregolarità, da sommarsi alle carenze riscontrate nel corso di un altro analogo controllo risalente ad alcuni giorni fa. Tra le mancanze più importanti, si annoverano i pochi infermieri e l’assenza di alcuni contratti di lavoro, compresi quelli del direttore sanitario e del medico di struttura. Al passaggio dalla gestione pubblica a quella privata, i contratti con i medici non sarebbero stati formalizzati.
Il numero degli infermieri presenti è un altro dei nodi venuto al pettine. A seguito del passaggio al nuovo gestore, Casa Serena è rimasta con sole due operatrici specializzate, mentre un altro paio di infermiere è assunto a partita iva. Quattro in tutto, quindi, per oltre un’ottantina di ospiti convenzionati. Inoltre, due delle infermiere non avrebbero il green pass perché non vaccinate. Rimane senza una soluzione il problema della mancanza in organico di un fisiatra, condizione imprescindibile al mantenimento dell’accreditamento con Alisa. Infine si è aperto il tema delle diete dei pazienti che, prima dell’avvento del privato, erano seguite da una dietologa, mentre oggi i menù sono stati uniformati per tutti gli ospiti.
«La situazione a Casa Serena è sempre più delicata. Chiedo che il Comune intervenga per scongiurare provvedimenti severi che possano condizionare la salute degli ospiti e dei lavoratori», così in una nota di commento Daniele Ventimiglia, capogruppo della Lega in consiglio comunale.