Casa Serena, i sindacati di nuovo a palazzo Bellevue: dal 1° ottobre dipendenti riassunti
Cgl, Cisl e Uil non hanno preso bene la proroga di dieci giorni concessa a My Home dal Comune matuziano
Sanremo. Ritorneranno a lavorare dal primo di ottobre e per Casa Serena l’amministrazione comunale avrebbe già pronto un “piano b”, una strategia per risolvere una delle situazioni più spinose che Palazzo Bellevue ha affrontato in questi anni. Il futuro dei dipendenti della casa di riposo, che dall’inizio di settembre sono a casa senza stipendio, sembra diventare, se non roseo, un po’ meno grigio.
Stamane i rappresentanti delle tre sigle sindacali (Cgl Cisl e Uil) hanno incontrato in municipio il sindaco Alberto Biancheri. Fuori dal palazzo comunale, come accade da giorni, ad aspettarli c’erano i circa 40 lavoratori della Rsa ex comunale, per ora gestita dalla “My Home” del dottor Rosario Maniscalco.
Quest’ultima società è stata recentemente messa in mora da parte del Comune matuziano, intimando la stessa ad adempiere entro dieci giorni a tutte le prescrizioni già oggetto di precedenti diffide finora rimaste senza riscontro. Tale diffida assume anche formale valore di comunicazione di avvio del procedimento per la potenziale revoca dell’aggiudicazione dell’affidamento di Casa Serena, e ciò ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 della L. n. 241/1990.
Tecnicamente, nelle intenzioni di Biancheri, i dipendenti rimasti senza impiego saranno riassunti dall’inizio di ottobre e negli otto giorni mancanti, sempre per volere di Palazzo Bellevue, alla Rsa del Poggio sarà inviato una sorta di commissario comunale con il compito di vigilare sul corretto svolgimento delle mansioni affidate ai dipendenti rimasti al lavoro: circa 20 persone rappresentate dalla Fials che avevano sottoscritto un accordo con la “My Home“, scavalcando di fatto le altre sigle sindacali. E’ inutile sottolineare come queste ultime (e i dipendenti rimasti casa) non abbiamo preso propriamente bene la vicenda.