Badalucco e Taggia insieme per far uscire località Meosu dall’isolamento, spuntano due nuove soluzioni

Il ponte che passava l’Argentina era crollato un anno fa, durante la tempesta Alex
Taggia. Dopo un anno sembra avviarsi alla soluzione la travagliata vicenda che ruota attorno alla distruzione di un collegamento fondamentale per una comunità dell’entroterra tabiese. La struttura in questione è il ponte di Meosu, crollato durante la tempesta Alex del 2-3 ottobre scorsi, ad oggi non ancora ricostruito o sostituto. Diversi residenti sono costantemente costretti a improvvisare guadi, carrucole e passerelle per varcare il torrente Argentina. Oltre a loro ci sono anche alcune aziende agricole, nonché qualche turista straniero che lì ha la casa vacanze, tutti nelle stesse condizioni.
Il ponte in questione si trovava sul confine del territorio comunale tabiese con quello di Badalucco. Da subito si era pensato di sostituirlo con un ponte militare modulare tipo “Bailey”, ma la zona dove avrebbe dovuto sorgere è considerata idrogeologicamente “rossa” e non se ne era fatto più niente. Nel luglio scorso poi, era stato approvato, da parte del Comune, un progetto per una strada alternativa passante per località Fraitusa. Qui però a mancare per adesso sono i soldi (circa 600 mila euro) e, nonostante l’impegno delle municipalità di Taggia e Badalucco, la soluzione non sembrava, fino ad oggi, potesse arrivare nel breve periodo.
Sì, perché è recentissima la decisione sinergica dell’amministrazione comunale badalucchese e tabiese di realizzare una passerella pedonale al posto del ponte distrutto. Sicuramente una soluzione parziale, ma che permetterà di far transitare i residenti e qualche merce delle aziende agricole isolate, senza dover improvvisare guadi e traballanti passerelle fai da te. Il ponte pedonale costa circa 70.000 euro, denari che le municipalità coinvolte puntano ad ottenere tramite uno specifico bando regionale.
Oltre a questo, in parallelo, Taggia e Badalucco, che dispone di 380.000 euro per la “soluzione Fraitusa” stanno verificando se sia possibile realizzare il nuovo collegamento con località Meosu senza asfaltarlo. Una strada sterrata, comunque percorribile da veicoli, che si appoggi sul ponte che passa l’Argentina poco più a monte di quello crollato. Il suo costo di messa in opera sarà ovviamente minore di quella asfaltata definitiva. E comunque nelle disponibilità finanziarie degli enti coinvolti, quello badalucchese in primis.
ECCO COME SONO COSTRETTI A PASSARE L’ARGENTINA A MEOSU