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Afghanistan, trasferiti a Genova venti profughi ospiti del soggiorno militare di Sanremo

1 settembre 2021 | 16:37
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Afghanistan, trasferiti a Genova venti profughi ospiti del soggiorno militare di Sanremo
Afghanistan, trasferiti a Genova venti profughi ospiti del soggiorno militare di Sanremo
Afghanistan, trasferiti a Genova venti profughi ospiti del soggiorno militare di Sanremo
Afghanistan, trasferiti a Genova venti profughi ospiti del soggiorno militare di Sanremo

Erano arrivati nella Città dei Fiori all’alba del 23 agosto scorso. Saranno ora accolti presso il Seminario Arcivescovile

Imperia. Sono stati trasferiti a Genova venti dei profughi afgani arrivati presso il soggiorno militare di Sanremo all’alba del 23 agosto scorso. Lo riporta l’agenzia di stampa Ansa.

Dopo un periodo di quarantena, nel quale è risultata positiva solo una bambina, uomini, donne e bimbi piccoli facenti parte di tre nuclei familiari sono stati ora accolti presso il Seminario Arcivescovile, in accordo con la Prefettura, in stanze già attrezzate grazie alla disponibilità del Rettorato del Seminario e l’intervento coordinato da Caritas Diocesana, che vede coinvolte la Fondazione Auxilium e la Cooperativa Sociale Il Melograno.

«Sono famiglie che hanno dovuto abbandonare improvvisamente il proprio paese alle quali manca certamente ogni bene materiale ma a cui, ancora di più, manca ogni riferimento alla propria comunità di appartenenza, alla vita consueta, per quanto difficile la si possa immaginare in una situazione di guerra perenne – ha dichiarato il monsignore Andrea Parodi, Vicario per la Carità della Diocesi e direttore Caritas Diocesana – . Da subito sono a loro disposizione gli operatori sociali de Il Melograno ed una équipe di medici volontari facenti parte dei “Volontari per l’Auxilium”. Va loro mostrato il volto di una città che accoglie e accompagna: già la scorsa settimana molti genovesi si sono offerti di aiutare. Conoscendo meglio queste famiglie nei prossimi giorni, capiremo in quali modi valorizzare la generosità dei singoli e promuovere opportune iniziative diocesane».