La situazione

Sanremo, via Tiro al volo al buio. I residenti si appellano al Comune

Dopo l'intervista al maestro Ughi si rincorrono le segnalazioni di disservizi sparsi per la città

Sanremo. Dopo la segnalazione del Maestro Uto Ughi, eccelso violinista di fama mondiale, riguardo allo stato di degrado lungo la passeggiata pedonale posta oltre la pista ciclabile ed a valle del Residence Portosole in via Scoglio, una lettrice desidera rendere noto, a nome dei residenti, le condizioni in cui si trova via Tiro al volo, senza illuminazione da due anni.

«Via Tiro a volo è al buio pesto da 2 anni. L’intervista al Maestro Ughi ci ha fatti sentire non soli e contiamo sul vostro aiuto per dare rilievo alla viva preoccupazione mia e di quanti abitano nella via Tiro a Volo per il perdurare da quasi due anni della totale mancanza di illuminazione pubblica. Non si tratta di lampadine da cambiare, Amaie mi ha confermato che semplicemente la linea è stata disattivata perché fatiscente e pericolosa. Sono accesi solo i primi due lampioni in prossimità dell’ingresso del Villaggio dei Fiori ad inizio strada. E’ una situazione molto grave che mette a repentaglio la sicurezza di cose e persone e l’incolumità fisica di chi rischia di cadere, si tratti di giovani o anziani non fa differenza.

E’ sicuramente anche una questione di immagine. Nella Via tiro a Volo c’è il Villaggio dei Fiori una perla, nel suo genere, a livello europeo. Quanti escono per una passeggiata si trovano inghiottiti nella notte. Penso sia ad una signora ultraottantenne che, caduta, si è rotta un femore, sia ad una giovane avvocatessa che rientra tutte le sere con il suo scooter nel buio, sia ad alcuni villeggianti che mi hanno domandato in tedesco “ in che diavolo di posto siamo finiti, non si può passeggiare”. Il buio favorisce la violenza. Danni irreparabili che possono devastare la vita di una persona. Inutile stupirsi a posteriori di aggressioni in genere ed alle donne in particolare se non vengono messe in atto anche le procedure di normale mantenimento della “Cosa pubblica” che, pagata dai cittadini con le tasse, deve essere garantita in efficienza» – scrive Anna Martinengo.

(Foto da Google Maps)

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