Sanremo, la figlia con quattro insufficienze non viene ammessa all’esame: i genitori fanno ricorso al Tar

27 agosto 2021 | 14:17
Share0
Sanremo, la figlia con quattro insufficienze non viene ammessa all’esame: i genitori fanno ricorso al Tar

Secondo la famiglia, la decisione era stata presa senza motivazione e con disparità di trattamento nei confronti della figlia

Sanremo. La figlia minore non viene ammessa all’esame di terza media e i genitori fanno ricorso al Tar ligure, contro la decisione dei prof, chiedendone l’annullamento. E’ successo in provincia di Imperia. Protagonista, probabilmente a sua insaputa, una studentessa che aveva terminato la terza media con quattro insufficienze nelle materie di inglese, matematica, scienze e storia.

Lo scorso 9 giugno, gli insegnanti hanno comunicato alla famiglia la decisione di non ammettere la ragazzina all’esame perché, come si legge nella motivazione, la studentessa ha una «preparazione molto lacunosa e maturità non ancora adeguata per affrontare la scuola secondaria di secondo grado».

A quel punto, però, i genitori hanno deciso di fare ricorso, dichiarando che «la non ammissione all’esame di terza media sarebbe stata ricondotta in via esclusiva alle insufficienze riportate, senza una specifica motivazione» e che, a differenza della figlia, altri alunni avevano potuto affrontare l’esame di Stato pur avendo delle insufficienze in pagella.

Il giudice collegiale della Sezione Prima del Tribunale amministrativo regionale, nei giorni scorsi ha però dato ragione ai professori, rigettando il ricorso: «Nel caso di specie – si legge nella sentenza del Tar – L’alunna ha conseguito quattro insufficienze nelle materie di inglese, matematica, scienze e storia, e non è stata ammessa all’esame di Stato con una motivazione che, ancorché in forma sintetica, fa riferimento non soltanto all’ampia lacunosità della preparazione, ma anche ad una maturità non ancora adeguata per affrontare la scuola secondaria di secondo grado». In secondo luogo, «le valutazioni del consiglio di classe in sede di scrutinio finale relativamente alla promozione di un alunno, e gli apprezzamenti sul grado di insufficienza della preparazione raggiunta nelle diverse materie, nonché la compatibilità di questa con le possibilità di recupero dell’alunno, costituiscono espressione di un giudizio di discrezionalità tecnica che spetta al solo consiglio di classe, e non è censurabile in sede di legittimità dal giudice amministrativo, se non nei ristretti limiti del difetto di motivazione, della carenza d’istruttoria e dell’illogicità manifesta, profili che non sono dedotti nel caso di specie».

Non c’è traccia, per i giudici, nemmeno della denunciata disparità di trattamento tra la ragazzina e i suoi compagni di classe. «Un solo alunno è stato ammesso all’esame di Stato con una sola valutazione insufficiente, a fronte delle quattro insufficienze della figlia dei ricorrenti», scrivono i giudici.