Sanremo, detenuti danno fuoco a cella. Uspp: «Urge nuova riforma penitenziaria»

«Ribadiamo la necessità urgente dei protocolli operativi di intervento, ma soprattutto è necessario un nuovo modello custodiale nei confronti di quei detenuti che hanno già dimostrato di non rispettare il regolamento penitenziario»
Sanremo. «Ennesimo evento critico nell’istituto di Sanremo, due detenuti magrebini con un ordigno artigianale, probabilmente composto dalle bombolette del gas in dotazione, hanno dato fuoco alla propria cella. Come USPP ribadiamo la necessità urgente dei protocolli operativi di intervento, ma soprattutto è necessario un nuovo modello custodiale nei confronti di quei detenuti che hanno già dimostrato di non rispettare il regolamento penitenziario e si sono resi autori di violenze in carcere» – dice Guido Pregnolato, segretario regionale dell’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria Liguria.
«La polizia penitenziaria non può garantire l’ordine e la sicurezza nelle carceri solamente a mani nude e con la penna nel taschino. Se l’agente di sezione si sarebbe trovato davanti alla cella nel momento dell’esplosione poteva rimanere gravemente ferito, se non conseguenze più nefaste. Ancora una volta i baschi azzurri hanno dimostrato la loro alta professionalità e sono intervenuti prontamente nonostante l’elevato fumo per salvare i detenuti presenti nella sezione. L’Uspp esprime massima solidarietà ai poliziotti penitenziari di Sanremo, augurando una pronta guarigione ai colleghi rimasti feriti. L’evento critico di oggi non può rimanere inascoltato dai vertici del Governo, urge una nuova riforma penitenziaria» – afferma Guido Pregnolato, segretario regionale dell’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria Liguria.