Sanremo, da settembre Casa Serena ai privati. I sindacati: «Rischio licenziamenti»
Oggi la prima assemblea del personale con la nuova direzione di Euroassistance, la coop che si è aggiudicata il bando del Comune
Sanremo. Dal 1° settembre Casa Serena passa ai privati, lo spettro dei licenziamenti preoccupa i sindacati. Non è ancora stato formalizzato ufficialmente il passaggio della proprietà e della gestione della Rsa municipale di Poggio alla My Home Srl, aggiudicataria del bando di alienazione, che già si apre la partita dei posti di lavoro.
Il primo confronto tra i sindacati e la nuova direzione si è tenuto ieri mattina. Presenti i rappresentanti delle tre sigle firmatarie del contratto nazionale Cooperative sociali, i segretari territoriali Tiziano Tomatis (Fp-Cgil), Riccardo Ronca (Uil-Fpl) e Giorgio Vento della Cisl. Dall’altra parte del tavolo (riunione tenutasi in video conferenza), il rappresentante legale di MyHome e presidente della Coop Euroassistance Rosario Maniscalco.
Stando alle voci dei sindacalisti, l’incontro si sarebbe aperto con l’annuncio di una possibile riduzione del personale in servizio. In ballo ci sarebbe il posto di lavoro dei sette dipendenti comunali e di un numero considerevole di ex operatori della Kcs (fornisce oss e infermieri), e della Dussman: sanificazione, cucina e lavanderia. Il quantum dei tagli non è stato palesato nei dettagli. Ma c’è chi parla di un ordine di grandezza non distante dal 50% dell’attuale forza lavoro.
«La Uil-Fpl è seriamente preoccupata, fin dall’inizio di questo passaggio, sia per quanto è avvenuto con i lavoratori comunali, visto che non è stato siglato alcun accordo che li riguardasse, e sia per quanto sta avvenendo adesso per i lavoratori delle cooperative, – spiega Riccardo Ronca della Uil. Rispetto al paventato taglio del personale, sia chiaro che siamo assolutamente contrari a qualsiasi licenziamento e faremo di tutto per tutelare ogni singolo lavoratore, a partire dal non firmare alcun accordo di passaggio con il privato». Dello stesso tenore il pensiero di Tomatis della Cgil: «Il primo incontro che abbiamo avuto con i responsabili di questa nuova azienda non ci fa presagire un percorso liscio e tranquillo e ci meravigliamo anche del fatto che il Comune non abbia adeguatamente tenuto da conto che sette dipendenti del municipio siano stati lasciati nelle mani di un’azienda che ha, per prima cosa, paventato un taglio del personale».
Nella giornata odierna si è tenuta la prima assemblea tra i lavoratori iscritti alla Fiasl (sindacato autonomo ma molto rappresentativo a Casa Serena) e la nuova direzione. Nel corso della riunione, il nuovo gestore avrebbe manifestato l’intenzione di accorpare tutti i servizi in un’unica cooperativa sul modello del global service. La cooperativa in cui sono destinati a confluire gli operatori è la stessa Euroassistance che ha in gestione altre residenze protette nel Vercellese e che si è aggiudicata l’appalto per la vendita di Casa Serena.
Il nodo che sindacati e privato dovranno dirimere nei prossimi giorni è legato principalmente al personale. Prima dell’emergenza Covid e del focolaio che ha provocato oltre venti vittime a Casa Serena, gli ospiti in struttura erano 180. Oggi sono circa un centinaio. Tuttavia, ad essere rimasto sostanzialmente invariato è il numero degli operatori in servizio: un centinaio anch’essi. Troppi per il privato. Il timore dei sindacati, a seguito dell’incontro con Euroassistance, è che il personale possa venire ridimensionato per essere parametrato agli attuali degenti. Ipotesi che Euroassistance si sarebbe impegnata a scongiurare, ma che lascia aperto lo spiraglio a licenziamenti futuri. Per i sindacati, l’unica via perseguibile è l’assunzione di tutti i lavoratori e l’eventuale attivazione di strumenti di solidarietà che garantiscano i posti di lavoro.
Rimane ancora tutta da chiarire la situazione dei dipendenti comunali. I ricorsi pendenti di fronte al giudice del lavoro dovevano essere discussi nell’udienza fissata per il 22 dicembre. Visto l’accelerazione che ha portato il privato a Casa Serena, gli avvocati che tutelano la posizione del personale pubblico hanno presentato istanza per ottenere un’udienza urgente entro i primi di settembre.