Rivieracqua, crisi idrica nel Golfo dianese: «Raddoppio del Roja priorità assoluta»
Massiccio ricorso alle autobotti per soddisfare le richieste di residenti e turisti
Diano Marina. «La situazione generale di approvvigionamento di acqua nel comprensorio Dianese è migliorata nelle ultime 24 ore, pur continuando a registrare consumi elevatissimi di acqua, conseguenti sia alle elevate temperature estive che all’importante afflusso turistico». Lo annuncia Rivieracqua facendo il punto della situazione sulla crisi idrica che sta interessando il Golfo Dianese, soprattutto i comuni di Cervo, Villa Faraldi e Diano Arentino, e i territori della Valle Merula (i Comuni di Andora, Testico e Stellanello).
«La condizione è stata raggiunta fondamentalmente grazie a due fattori: da una parte si è fatto ricorso al servizio di trasporto alternativo di acqua con autobotte (attualmente sono in funzione quattro autocisterne tra cui quella di Rivieracqua, di un suo fornitore, dei vigili del fuoco e della Protezione civile attivate direttamente dai Comuni di Cervo, Andora e Testico); dall’altra sono costantemente eseguite, a cura dei tecnici di Rivieracqua, manovre puntuali sulla rete idrica finalizzate a ricercare un equilibrio del sistema con lo scopo di sopperire alla criticità legata alla precarietà della condotta adduttrice del Roja. L’attività, effettuata anche nelle ore notturne, consente di bilanciare le richieste di acqua nei vari territori distribuendo i carichi sui vari serbatoi di accumulo e sistemi di sollevamento» – fa sapere Rivieracqua che continuerà, come sempre, ad effettuare un’azione persistente di monitoraggio di tutti gli impianti per garantire la regolarità del servizio sia in termini di qualità che di quantità di acqua fornita alle utenze.
«Tale situazione fa emergere ancora una volta l’assoluta urgenza con cui avviare gli interventi, già progettati ed in fase di finanziamento, inerenti la realizzazione del raddoppio dell’acquedotto del Roja in modo tale da poter risolvere, entro la stagione estiva del 2022, buona parte delle criticità oggi esistenti ed evitare così il ripetersi della grave crisi idrica attualmente in atto e che, ormai, perdura da troppi anni. La criticità della situazione – sottolinea Rivieracqua – impone che le Amministrazioni locali adottino ordinanze che regolino e limitino l’utilizzo di acqua per usi non strettamente necessari (ovvero solo per scopi potabile ed igienico sanitario)».
Rivieracqua, attraverso gli uffici tecnici, resta a disposizione per collaborare e concertare interventi che possano limitare i disagi.