Rimozioni forzate, residenti e turisti contro i vigili: «A Torrazza d’Imperia ora è proibito parcheggiare»

Imperia. «Hanno scelto settimana di Ferragosto per eliminare tutti i parcheggi esistenti a Torrazza. E ci siamo perfino sentiti dire da una vigilessa frasi del tipo “Non è detto che si debba trovare il posto sotto casa”. Forse il Comando vigili di Imperia dimentica che gli unici posti disponibili a Torrazza sono proprio questi eliminati dai cartelli di rimozione forzata 24 ore su 24 ore». A sfogarsi è un turista con in mano il verbale e la ricevuta del conto per la rimozione della macchina, in tutto 179 euro.

E’ uno delle decine di automobilisti multati nei giorni scorsi.

I cartelli di rimozione forzata sono apparsi dopo l’intervento di una pattuglia della polizia locale del Comando guidato dal comandante Aldo Bergaminelli chiamata dall’autista della navetta Rt che, a causa di un’auto parcheggiata impropriamente, non riusciva a fare manovra.

«Sacrosanto -continua il turista che parla a nome anche dei residenti esasperati –  che se un’autovettura impedisce la manovra dell’autobus debba essere rimossa. Ma non si potevano mettere i cartelli di rimozione forzata solo nell’area di manovra dei pullman? Era troppo difficile? In questo modo hanno praticamente tolto la possibilità di parcheggiare a tutti gli abitanti del borgo. I primi posteggi disponibili sono quelli dello sferisterio, molto lontani da Torrazza, che pure sono occupati dalle piste di scuola guida».

«Il borgo è praticamente abbandonato  a sé stesso dal Comune, sporco, ci sono i topi, se non ci fossimo noi residenti che di diamo da fare per come possiamo sarebbe impraticabile. E ora con questa decisione ci impediscono, praticamente, di usare la macchina perché l’unica possibilità di parcheggio è quella lungo la strada di accesso al borgo», conclude un residente.

Intanto, è stato chiesto un incontro urgente con l’assessore alla Viabilità Antonio Gagliano che pare sia rimasto sorpreso per l’installazione dei cartelli, a quanto sembra, a sua insaputa.