Pochi ospiti a Casa Serena, in vista tagli alle ore di servizio e aumento delle rette
Nuovo incontro sindacati e privato. Cgil, Cisl e Uil: «Riunione infruttuosa»
Sanremo. Secondo incontro tra le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil e la nuova direzione di Casa Serena, rappresentata dal presidente Rosario Maniscalco di MyHome che si è aggiudicata il bando del Comune per l’alienazione della residenza protetta di Poggio. Fumata nera sulla bozza di accordo per il trasferimento del personale dalle vecchie cooperative (Kcs e Dussman) alla subentrante, la Euroassistance con sede a Vercelli. Stando a fonti sindacali, la direzione della società privata si è presa qualche giorno di tempo per predisporre una propria proposta di accordo che tenga conto del contesto attuale in cui si trova la residenza per anziani.
Un contesto per nulla roseo, se si pensa che al momento sono ricoverati solo un centinaio di ospiti a fronte di una capienza massima di circa 180 unità. Il nodo principale da sbrogliare rimane legato al personale in servizio, in sovrannumero rispetto alle reali esigenze del momento, tanto che la gestione privata – spiegano i segretari territoriali Tiziano Tomatis (Fp-Cgil), Riccardo Ronca (Uil-Fpl) e Giorgio Vento della Cisl – ha prospettato un taglio generalizzato delle ore di servizio a tutto il personale del 50% e l’aumento delle rette.
«Oggi è andata male, – spiega Ronca della Uil. E’ stata una riunione infruttuosa che non ha permesso passi in avanti rispetto all’accordo sul passaggio del personale. Il presidente Maniscalco ha dichiarato che farà pervenire alle organizzazioni sindacali la propria bozza di accordo. Attendiamo di conoscerne i contenuti. Intanto, presto avremo modo di riunire il personale di Casa Serena per spiegare loro tutte le azioni che pensiamo di mettere in atto per tutelare i posti di lavoro».
«Rivendichiamo la necessità di ricorrere al fondo integrativo salariale o alla cassa in deroga se proprio la nuova direzione vorrà ridurre il monte ore di servizio ad ogni lavoratore del 50%, – aggiunge Vento della Cisl. Il fatto che Casa Serena sia mezza vuota è solo una questione temporanea. Per questo parlare di licenziamenti oggi non ha senso». Conclude Tomasi della Cgil: «Ci è stato nuovamente paventato l’esubero di personale dovuto ai pochi posti letto occupati. La nostra posizione rimane ferma: il personale deve passare in blocco alla nuova cooperativa. La Euroassistance che non ha ancora messo in atto alcuna modifica organizzativa sostanziale o migliorativa per rendere più efficiente la gestione della Rsa. Trasferito il personale, si può accedere al Fondo integrativo salariale che garantirebbe all’azienda di ridurre le ore di servizio e ai lavoratori stessi di non perdere il posto».